ULTIMATUM


La situazione era ormai insostenibile, pertanto oggi pomeriggio nonno Talpone ha finalmente deciso di confrontarsi con l’aggeggio elettronico dei suoi attuali incubi diurni.

Gli unici affrontabili in verità, dato che quelli notturni, gli angoscianti sogni che lo vedono ritornare da pensionato al lavoro nella grande società di ingegneria che ha bruciato 30 anni della sua vita, dipendono esclusivamente dalle ferite interne cerebrali di cui è sofferente e che lo coinvolgono da undici anni, quando si è ritirato a teorico riposo, ma di questo ne parlerà un’altra volta.

Dopo essersi seduto alla sua vecchia scrivania  ha posato davanti a sé il bianco Smart Phone Android, il furfante colpevole di angosce e frustrazioni negli ultimi sei giorni.

“ Guardami negli occhi – ha esclamato con voce glaciale – e facciamo il punto della situazione:

1)    Un incubo al giorno è sufficiente anche per un battagliero pensionato come me.

2)     Guardati bene allo specchio, oltretutto sei grasso, sei largo tre volte il mio vecchio cellulare, quello che ho recuperato da mio nipote Polipetto quattro mesi fa, dandogli in cambio un sacchetto di caramelle Cocafritz da un euro.

3)    Sei costato una cifra da capogiro ( anche se ti ho avuto immeritatamente in regalo per aver angustiato per quarant’anni quella ingenua fanciulla, da me perfidamente soprannominata Istrice Prussiana ).

4)    Non leggo, non scrivo, non dormo per cercare inutilmente di scoprire i tuoi segreti.

5)    Ti sei presentato, intrufolato in una scatola di giornali e riviste d’epoca, in compagnia di uno smilzo libretto di venti paginette, chiamato “ Guida di riferimento rapido “ , molto rapido in verità, in cui si descrive quasi esclusivamente di come accenderti e spegnerti, cosa che anche un deficiente come me ha capito subito, ma non si spiega nulla delle rimanenti tue pretese prestigiose funzioni, lasciandomi il dubbio se veramente sai anche preparare il tè verde come asseriva mio figlio Martello di dio, presentandoti in omaggio.

6)    Ammetto che ho scoperto che sai eseguire delle buone fotografie, che si possono rivedere ingrandendole, decidendo poi di eliminarle subito, date le mie scarse abilità artistiche.

7)    Ma perché mi presenti le previsioni meteo di città sconosciute nella lontana Virginia e quando ti degni talvolta di segnalare quella di Milano, mi suggerisci sempre pioggia, anche se guardando fuori dalla finestra ( ho controllato proprio in questo momento ) vedo splendere uno scialbo sole d’autunno?

8)    Per qual motivo per leggere la mia posta su Yahoo, dopo tre diversi inutili passaggi di schermate mi dirotti su una cartella “ Conversazioni “ in cui ignoti giovani americani scrivono parolacce, tipo “ FU.ING SITE “ esasperati come me da questi dirottamenti postali ?

9)    Mercoledì scorso ti avevo mostrato al nipote Polipetto, per fargli vedere le sue foto in gondola a Venezia, che l’hanno talmente entusiasmato da fargli dichiarare che da grande farà il gondoliere, cosa piuttosto credibile, visto che ci hanno rapinato 100 euro per un giretto di mezz’ora tra un paio di canali, ingolfati di natanti come nei peggiori momenti di traffico caotico a Milano.     Ma perché solo lui, quando ti ha smanettato rapidamente e io cercavo inutilmente di strapparti dalle sue mani, ha scoperto, all’età di appena quattro anni, che muovendo il ditino sullo schermo poteva tracciare elissi, zig zag e sgorbi artistici sulla fotografia di suo zio Martello, quella  in cui figurava sghignazzante tipo Halloween sullo screen saver e che mi perseguitava ogni volta che accendevo lo schermo ?

Questi ed altri perfidi scherzi mi hai giocato finora, basta, ti distruggo, devo riguadagnare la mia pace diurna!”

Con questa sentenza capitale nonno Talpone si è avviato in cucina, ha rovistato negli armadietti fino a trovare una scatoletta bianca di cartone, che vagamente assomigliava all’imputato, l’ha portata nello studio e posata a terra, poi vi è balzato sopra distruggendola con liberatoria soddisfazione.

Si è girato, con uno sguardo spietato verso lo Smart Phone, che era ancor più pallido dal terrore e l’ha così apostrofato:

“ Hai visto cosa ti può succedere?   Impara !”

 

P.S.   Questa sera ad una cena indo-singalese nonno Talpone incontrerà un amico esperto, che da sei mesi è in possesso del medesimo  aggeggio, addirittura sembra che riesca pure a farlo parlare, si spera che anche lui finalmente impari qualche trucco, forse anche come far preparare il tè verde antiossidante che gli piace tanto.

 

 

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