UNA STORIA IN DUE


storia Polipetto

“IL BAMBINO E IL GIARDINO
NEL GIARDINO NON GI VA NESSUNO BAMBINO PERCHE’ E ‘ SPORCO MA 1 UN SOLO BAMBINO LI PIACEVA UNA VOLTA LO PULIVA …”
Sul muro della cucina dei nonni il piccolo Polipetto, dopo tre mesi di prima classe elementare, ha voluto provare la sua abilità e ha improvvisato una storia, forse la sua prima prova narrativa.
L’attenzione dei bambini è mutevole come un soffio di vento di primavera, così i nonni lasceranno la parete con il suo piccolo capolavoro in attesa del ritorno del giovane scrittore in erba.
Siamo nonni, scusate la nostra emozione.
Ma nonno Talpone è troppo impaziente, come un ragazzino che non riesce ad aspettare, come proseguirà la storia del Polipetto?
Scusatelo se si è permesso di tentare una possibile e provvisoria continuazione.
“ Che squallore in quello spiazzo abbandonato vicino all’asilo : una recinzione metallica rovesciata, un triste albero scheletrico, cartacce, lattine, cartoni ed erbacce.
Ma un bambino ogni volta che vi passava davanti con il nonno ne aveva compassione, così un giorno decise di iniziare a pulirlo, una carta alla volta, una lattina da spostare nel cestino non troppo lontano.
Poi l’inverno gelò la gramigna, il vento spolverò a fondo il suolo e le piogge lo lavarono a fondo.
All’inizio della primavera il bambino era riuscito a togliere ogni brutta cosa abbandonata e l’ultimo giorno che vi entrò scoprì che vicino al solitario albero, in mezzo al prato ricoperto delle prime erbette, era spuntato un grande fiore,dalla corolla gialla come la promessa di un sole estivo.
Il bambino ne fu così felice che estrasse dalla cartella un foglio di carta che fece legare ad un palo ricoperto di ruggine, la scritta in pennarello diceva :
GIARDINO DEI BAMBINI.
Da allora nessuno osò più sporcarlo, anzi i suoi piccoli amici lo aiutarono a tenerlo pulito e iniziarono a giocarvi dentro.
Le mamme e i nonni ne furono felici e vi portarono sedie, vasi di fiori e legarono ai rami dell’albero due improvvisate altalene.
Ma un giorno da una grossa auto scese un signore collerico che iniziò a gridare
“ Tutti via, questo spazio è mio, vi devo costruire un palazzo di otto o dieci piani. E poi a cosa servono i giardini, ci sono già i marciapiedi della città per giocare “
Anche se a dire il vero questi ormai sono stati ristretti e vi parcheggiano sopra le auto.
Ma il bambino strillò forte :
“ Non è giusto, lo abbiamo pulito noi e ora vogliamo un prato per stare insieme e giocare !”
Allora tutti i suoi amici, le mamme , i nonni si unirono alla protesta, il signore collerico scappò via, la gente decise di andare dal sindaco per chiedere giustizia. Lui decise di acquistare quel terreno e vi fece istallare delle belle panchine verdi, delle aiuole fiorite, tanti alberi e giochi di ogni forma e colore.
Che bello !
Che gioia per tutti grazie al bambino generoso !”
Se questa è solo una storia di fantasia di un bambino e del suo nonno non pensate che spetta a tutti noi tramutare i sogni in realtà, per noi, per loro?

4 pensieri riguardo “UNA STORIA IN DUE

  1. Come sei romantico talpone mio… Dovresti scrivere un libro per bambini.
    Ecco, io magari avrei fatto uno storia diversa, tipo il bambino vuole andare nel giardino sporco e genitori non glielo permettevano perché non si fidavano. Mancò meno i nonni.
    Un giorno però lui riuscì a andarci di nascosto e incontro un senza tetto. Vecchio, sporco e solo.
    E la ingenuità e curiosità del bimbo riuscirono a far sorridere e riscaldare il cuore del povero uomo. Che di cose brutte nella vita ne aveva viste tante.
    Il bimbo poi fu trovato dai genitori che lo misero in castigo per aver disubbidito.
    Ma ogni volta che passava davanti al giardino il bimbo cercava sempre di sorridere e salutare il senza tetto..

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    1. Bravo Martellino mio, prova a scrivere anche te, leggeremo ogni finale tutti insieme a Natale e sarà il regalo più bello che potremo ricevere.
      Il magico Natale è provare a ritornare tutti bambini, con serena ingenuità.

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