STANNO ARRIVANDO


Ecco, stamattina alle sei sento lo scampanellio del mio cellulare Android, scosto il rimasuglio del lenzuolo che mi ha lasciato lo Scoiattolino e, afferrati gli occhiali in modo maldestro, cerco di sbirciare quale tipo di messaggio sia arrivato.

E` un SMS di mio figlio, il promettente avvocato, che comunica di essere appena sbarcato a Dover, con la cinguettante mamma dei due pargoletti con i quali conviviamo da qualche tempo.

Erano partiti da Milano ieri pomeriggio, devono aver viaggiato giorno e notte senza soste.

Da una parte mi commuove la loro ansia di rivedere quanto prima i loro figli dopo quindici giorni di assenza, per quanto puntualizzati da numerose telefonate quotidiane ” Come stanno? Tutto bene? Non danno fastidio? Mangiano? Come si trovano al Summer Camp? “

Dall’altra significa che la dolce convivenza con i miei nipotini sta per finire.

Guardo perplesso e con trepida attenzione l’angioletto che dorme al mio fianco, arrotolato nelle lenzuola e coperte come il suo amato Hot Dog, ignaro dei continui calcetti che ha rifilato al nonno durante la notte, inconsapevole anche delle scroscianti risate che ha emesso durante i suoi sogni.

Mi ridistendo ad occhi aperti, non ho piu’ sonno, aspetto, tra circa un’ora lui si risvegliera’, stiracchiandosi e gorgogliando soddisfatto qualche incomprensibile parola.

Io fingero’ di dormire, magari imitando un sonoro russare.

Lui allora mi strappera’ via il lenzuolo rimasto, poi il cuscino, strillando felice ” Sveglia nonno!”

Ecco, con questi scherzi gioiosi inizia di solito la nostra giornata di nonno e nipote.

Intanto mi godo questi momenti di attesa, come fossi anch’io un suo compagno di giochi.