Geni ereditari


Ieri ho letto a mio nipote il blog sui consigli per fare un tema, poi gli ho chiesto cosa ne pensava.

” Ok, grazie ”

Il ragazzo è ormai entrato nella fase difficile della pubertà, non solo non dà più i bacini a tutta la famiglia, ma ha ereditato dal padre, il Promettente Avvocato, una estrema concisione nel linguaggio.

Ho però voluto capire meglio le sue difficoltà nello scrivere un tema e quali fossero gli errori segnalati dall’insegnante.

” Oh niente, la prof ha detto che il tema valeva 9, ma ha messo 6 perché non c’era la punteggiatura.”

” Ma suvvia sei stato geniale, hai svolto un tema d’avanguardia, con precedenti nobilissimi e famosi, quelli di Marcel Proust, James Joyce, Giuseppe Berto…”

” Nonno ! Non so chi sono quelli, ero solo distratto e mi sono dimenticato la punteggiatura.”

Ecco dimostrato che esistono i geni ereditari.

Da nonno a nipote, come scrivere meglio


Oggi avremo come ospiti per il pomeriggio e la sera i nostri nipotini, evento purtroppo raro.

Il loro padre mi ha chiesto di dare dei consigli di scrittura allo Scoiattolino,ormai tredicenne alto ben piantato e fascinoso, che ha preso  un sei nel tema in classe; che guaio per i genitori ansiosi.

Mi sento in difficoltà, i miei ricordi di insegnante sono molto lontani, come quelli di redattore presso agenzie, in qualità di ” negro ” o ghostwriter.

I miei blog sono sfoghi personali, divertimento occasionale e terapia individuale contro la depressione.

Comunque questi sono i miei consigli, se qualche lettore ha ulteriori suggerimenti ne sarei veramente grato.

Come scrivere correttamente.

1 Fare attenzione alla differenza tra lingua parlata quotidiana e quella scritta

2 Leggere molti libri per capire come ci si può esprimere

3 Pensare con calma per avere delle idee sull’argomento, costruendo una traccia e prenderne degli appunti veloci.

4 Su un ampio foglio scrivere a larghi margini, scrivere e cancellare, scrivere ancora per evitare il blocco dello scrittore.

5 Lasciare libera la fantasia e l’intelligenza che si ha, magari ci si può scostare dalla traccia iniziale per seguire nuovi sentieri; basta che il testo sia attinente al tema ed abbia un senso logico.

6 Rileggere e correggere, evitando frasi fatte, verbi e parole ripetitive, usare i termini appropriati, arricchire di particolari per spiegare meglio l’azione o la vicenda, controllare gli errori grammaticali, i tempi, i refusi, l’esattezza delle parole con un dizionario.

7 Rileggere una seconda volta con calma.

8 Ricopiare il testo in bella copia, magari trovando altre correzioni necessarie.

9 Avendo tempo, rileggere lo scritto  il giorno dopo, potrebbe migliorare, come certe pietanze che richiedono di  “sedimentare”   per arricchirsi di sapori. 

Sognare dei sogni


Questa mattina mi sono svegliato imbambolato e confuso.

Ma la mia prostata mi ha forzato ad alzarmi con urgenza, dovevo correre ciabattando  verso il bagno.

Mentre ero seduto non ero sicuro di essere nella realtà.

Avevo appena interrotto un sogno molto realistico in cui stavo sognando e mi rendevo conto perfettamente  di vivere in due sogni diversi.

Quindi mi sono pizzicato il braccio sinistro , ma mi sono subito ricordato che anche nel mio sogno avevo fatto inutilmente lo stesso gesto.

Sono tornato in fretta nella mia cuccetta, tirandomi addosso il piumino.

Ho provato sensazioni contrastanti, paura di perdere o di continuare invece il mio sogno così realistico.

Veramente una situazione fluida e incerta, tra vita concreta e immagini sognate.

Ma ci sarà poi una vera differenza?

Prendo questi appunti su un foglietto di carta, che poi trascriverò sullo smartphone.

Tutto dovrebbe essere concreto e veritiero.

Ma io dubito ancora.

Quando in futuro morirò vorrà dire che mi sveglierò per sempre o invece cadrò in un lungo sogno immortale da cui non ci si potrà più svegliare ?

Per un laico questo  è  sempre stato un dilemma.

C’è solo un rimedio talponesco :

Dormirci sopra e sognare ancora.

 

 

 

Gentilezze e amori calibrati


Un mio conoscente si è lamentato  della sua donna, che si offende se lui le dichiara il suo perenne amore o la carezza o cerca di baciarla in pubblico.

” Non ti vuole bene, è semplice – è stata la mia incauta osservazione.

” Non può essere vero, siamo sposati da decenni, è quasi sempre gentile e dolce con me in privato.

Però è incredibile, quando le dico che è bellissima, lei si offende.”

Non so cosa pensare, gli amori delle coppie mature sono un campo ancora inesplorato.

Forse la sua donna si ritiene offesa pensando di essere presa in giro, data la sua tarda età, le rughette e i cedimenti vari.

Le donne curano sempre la loro parte estetica con scrupolosa attenzione ed è molto suscettibile sull’argomento.

Gli uomini possono essere senza problemi chiamati grassottelli, pelati o trasandati nel vestire.

Per l’altro sesso queste parole sono offese mortali.

Ci vuole delicatezza e pazienza cari mariti anziani e innamorati.

Siate gentili, premurosi, affettuosi e lodate sempre i vestiti che porta vostra moglie ( se sono un recente acquisto).

Le dichiarazioni d’amore lasciamole ai ventenni.

Contentatevi di essere ancora innamorati , anche questa è una piccola felicità.

Suggerite anche al vecchio nonno Talpone di moderare i suoi fervori passionali.

Non ha più l’età.

 

C’è sempre tempo


Certe volte alla mia età mi stupisco ancora se penso agli strani fatti degli esseri umani.

Quando ero in Inghilterra per curarmi le ginocchia ballerine ( Sic ! ) , ho avuto modo di frequentare spesso un gruppo di una decina di amici quarantenni di mio figlio, provenienti da varie nazioni europee.

Si è mangiato e bevuto insieme, abbiamo passato pomeriggi e serate a fare curiosi giochi di ruolo con le carte, si sono avute spiritose e stimolanti conversazioni, anche perché è sempre bello confrontarci con usi e costumi diversi dai nostri.

Anche qua in Italia passiamo spesso pomeriggi e serate con amici e parenti che sono coetanei.

La differenza che mi colpisce subito è che tra i quarantenni non si parla prevalentemente di malattie, medicinali, ospedali, decessi, figli, nipotini e neonati.

Da notare che casualmente alcuni di quel gruppo di quarantenni erano in un periodo di cure e ricoveri ospedalieri.

Qual’era la differenza allora?

Forse noi italiani settantenni siamo troppo spaventati dalla vicinanza (?) alla tomba.

Che arriva per tutti, nessuno escluso, forma assoluta di democrazia, non si sa come e quando.

Perché allora preoccuparci?

Parliamo di cose interessanti cari vecchietti, libri, idee, ricette, viaggi curiosi, sogni d’amore se potete.

Per la finale di partita c’è sempre tempo.

 

La moglie, la badante


Ho incontrato un vecchio amico e dopo i soliti convenevoli ho chiesto notizie della moglie.

” No mio caro – mi ha risposto – ora ho la badante, lei fa tutto, gestisce la casa, comanda, me soprattutto.”

” Ma come riesci a sopportarlo? – gli chiesto preoccupato – Non puoi mandarla via e prenderne un’altra?”

” Non posso. L’ho sposata 50 anni fa”