Speranze deluse.
E’ passata una settimana, ma nessuno si è iscritto al corso per anziani di ” dead yoga ” che avevo proposto al Community Social Club di St John.
Nemmeno uno dei numerosi lettori internazionali del blog di nonno Talpone ha avuto il coraggio o la temerarietà di proporsi per un corso per corrispondenza.
Comunque per dovere di cronaca devo precisare che nonno Talpone lo avrebbe tenuto gratuitamente, salvo eventuali omaggi vinicoli che qualche anima generosa avesse voluto donare.
Ieri però aveva notato che di fronte alla fermata del bus di Brighton Station c’era un negozio curioso.
Nelle sue vetrine erano esposti dei grandi cestoni di vimini graziosissimi.
In un’altra vetrina vi era un largo tronco di legno intagliato artisticamente con fiori e foglie tropicali coloratissimi.
Nonno Talpone aveva poi realizzato, osservando la vetrina da vicino, che si trattava di bare proposte da un’impresa di pompe funebri.
E qui è scattata l’idea geniale.
Proporre il suo corso di ” dead yoga ” ai possibili clienti del negozio.
Quelli vivi naturalmente. Perché bisogna giocare d’anticipo nella vita se vuoi avere successo.
Con il continuo aumento del costo della vita conviene investire su un articolo sicuramente necessario per ogni essere umano.
Invece di un’anonima lugubre bara convenzionale, perché non godersi un ultimo atto di fantasia?
Si potrebbe acquistare un grazioso esemplare personalizzato, mettendolo in sala in bella vista come oggetto di design o di scultura moderna.
E perché non provarlo prima, magari per un pisolino pomeridiano?
Il corso di yoga di nonno Talpone sarebbe propedeutico ad un buon sonno rilassante.
L’unica da lui proposta per il nome del corso, per renderlo più accattivante:
” Jolly good fellow joga “