“Oggi è un giornata solare, fredda ma stupenda.
È ancora inverno, d’accordo siamo nel nuovo anno, lo riconosco, che cosa è avvenuto, quale sono le strabilianti novità?”
Nonno Talpone sorride soddisfatto, in pace con sé stesso e con il mondo.
Il segreto, la grande scoperta per lui, che annuncerebbe gridando per le strade o scrivendo ai direttori dei giornali, se non fosse una dimenticata verità, anche se descrivibile come ” scoperta dell’acqua calda”, è che da ieri sono finiti i suoi dolori.
Quelle fitte acute e lancinanti che lo tormentavano alla base della colonna vertebrale, nonostante calmanti, punture e codeina, quelle che gli impedivano di sedersi, di sdraiarsi, di camminare, bene proprio quelle maledette sono improvvisamente quasi scomparse.
Vivere nel dolore acuto non è esistere, è un inferno sulla Terra.
Ma come si fa a lamentarsi per piccole cose, per una discussione, uno sgarbo, una melanconia?
Ci dimentichiamo dei momenti passati soffrendo dolori acuti, ripetuti e tormentosi.
Ricordiamocelo, è una scoperta che talvolta ci capita, magari anche sovente e che poi dimentichiamo.
O meglio è il nostro organismo che per fortuna ci salva coprendo di una nebbia benefica le sensazioni più terribili provate nel passato.
Altrimenti non sarebbe più vita.