In questi giorni bisogna ammettere che nonno Talpone è rimasto spesso melanconico, accidioso e vagamente depresso.
Anche se quando gli è stato possibile ha giocato con i nipotini ai pirati dell’isola della Tortuga, a guerre cruente di cavalieri medioevali Paymobil contro poliziotti in divisa blu muniti di sfollagente e caschi protettivi, insegnando loro il virile cimento della gara a braccio di ferro, in cui chi mangia a cena cucchiaiate di minestrone e bocconi di pesce bollito riesce a battere ogni volta nonno Hulk.
La sua Istrice ha continuato a ritmo sostenuto i suoi impegni giornalieri a lezioni, esami e partecipazione a congressi e convegni.
Lui ha pagato la tassa IMU, constatando che gli importi della vecchia ICI sono quasi raddoppiati.
Ha avuto notizie di malattie che hanno colpito altri amici e conoscenti.
Così ieri nonno Talpone ha deciso che la vita è breve, si è recato in un’agenzia viaggi, ha esaminato i cataloghi, ha guardato attentamente i vari manifesti pubblicitari, poi con aria decisa si è recato al bancone ed ha chiesto per sé un biglietto.
Di seconda classe per l’intercity Milano – Orte.
Andrà in campagna dalle sue gatte.
Non solo, oltre a questa scelta, veramente avventurosa, si è detto che è ora di darsi una botta di vita.
Così in un emporio di elettronica si è fatto convincere ad acquistare un e-Book Reader di colore rosso fuoco, passando poi da un’amica per riempirlo di 196 titoli.
Tornato a casa è stato guardato in maniera gelida e disgustata dai suoi volumi allineati in duplice fila sulle pareti di ogni stanza, gabinetto escluso.
Si è sentito un traditore, un voltagabbana, un peccatore svergognato e non è bastato l’acquisto successivo di quattro libri d’occasione nella bancarella sotto casa per tacitare la sua coscienza.
Però stamani, pur con il suo portatile, cinque cellulari, scorta di tarallucci alla cipolla e il termos di tè, il suo zaino da viaggio risulta notevolmente più leggero e lui si sente pronto per il suo viaggio avventuroso.
