DANNATA ACQUA !


Approfittando della luna calante nonno Talpone sta completando l’imbottigliamento della quarta e quinta damigiana di vino, ne ha già parlato, lo so, non è che sia più un instancabile amatore di quel nettare, come nei tempi andati, questo è solo un argomento che lo rende felice ed ottimista, scusatelo quindi, gli anziani vanno sopportati.

Dalle cantine tortonesi Talpone e gentile signora sono ritornati non solo con le provviste vinicole, ma anche con cartoni di bottiglie di puro succo di mele per i loro nipotini, che l’hanno apprezzato moltissimo.

Era una gioia vederli fare merenda con fette di pane Kamut e marmellata di mele “cicogne”, intendesi cotogne, e bere grandi bicchieri “ di vetro come i grandi pel piacere !” ricolmi di quel biondo succo, che richiama alla vista il Tokaj.

Bisogna aspettare ancora, pazienza …

Comunque la visione di una cantina con le scaffalature affollate di bottiglie ben ordinate a file di otto, con le loro brave etichette stampate in casa, provoca un senso di benessere, direi di compiacimento come per un generale che assista alla parata militare del suo esercito.

Vino in abbondanza, unito alla scorta di belle pagnotte di pane casareccio danno sicurezza al nostro nonno, gli permettono persino di guardare con sufficienza alle limitazioni finanziarie della sua pensione.

Viene in mente il titolo di un vecchio film dell’infanzia: Talpone pane e vino.

C’è soltanto una piccolo neo, una discrepanza nello stato psicologico delle giornate attuali: la pratica bisettimanale della piscina, corvée ferrea a cui lo sottopone l’Istrice Prussiana con la solita fermezza e le minacce di telefonare lassù, no non all’Essere Supremo, ma al temibile Martello di dio.

Non è vero che nonno Talpone sia in linea di principio contrario all’esercizio fisico.

Tutt’altro, per esempio basta vederlo con quanta gioia lui alza le damigiane sul ripiano della cantina o con quale perseveranza aziona con forza ritmata la tappatrice, quasi come un operaio alla catena di montaggio.

Comunque si è rassegnato ad immergersi nelle vasche della piscina sotto gli occhi vigili della nuova nipote virtuale, l’Alessandra, la dolce ma ferrea istruttrice di nuoto, i taralli regalati purtroppo non l’hanno ancora corrotta.

Ieri mattina, dopo essere arrivato boccheggiante in fondo all’opposto bordo vasca, tossendo e sputando fiotti di acqua clorizzata, ha intravisto nella corsia a fianco un compagno di corso, parimenti rotondetto, ansimante e nelle medesime condizioni.

Nonno Talpone ha preso fiato e ha subito spruzzato “ Certo che se si nuotasse in un bel Prosecco bianco la vasca la farei con gusto !”

“ Per carità, anch’io sono d’accordo – ha singhiozzato l’altro – però preferirei il Bianco dei Castelli Romani”

Si sono subito accalorati nella discussione di quale tipo di vino utilizzare per riempire la piscina, quasi fosse una disputa calcistica, fino al richiamo tonante ed ultimativo dell’Alessandra.

Così le due anziane boe, con i loro cuffiettoni rosso ciliegia, quasi in un’immagine dantesca, si sono rimesse a testa ingiù nel perfido liquido.

Dannata acqua !

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