All’uscita pomeridiana dalle scuole elementari nonno Talpone, quando ne è incaricato, si presenta quasi sempre, se la memoria non colpisce, con la sua scatoletta di latta rossa a forma di cuore.
Quella per intenderci in cui è nascosto un piccolo tesoro di caramelle gommose alla frutta, di ciucci di Coca Fritz, di morbidose alla liquirizia.
Ammettiamo che questa abitudine è un patetico ripetersi di un gioco di magia che non dovrebbe funzionare più, quando nella sua tasca interna avveniva un rapido scambio e lui mostrava ai nipotini una scatoletta ora vuota ora colma di dolciumi.
Forse gli igienisti direbbero che le caramelle fanno male allo stomaco e che provocano le carie ai denti.
Ma lui viene dal tempo di guerra e dai suoi grami anni seguenti, quando una caramella era ancora un bene e un prezioso regalo.
I suoi nipotini e i loro amici, pur vivendo in tempi di maggiore abbondanza, le trovano, per ora, gradevolissime, soprattutto quando escono correndo da ben otto ore di segregazione scolastica.
Ieri pomeriggio un piccolo folletto si è aperto un varco tra il gruppo di genitori in attesa e gli è corso incontro, con il visino ancor più delicato per un feroce taglio di capelli che aveva subito, muto ma con una richiesta supplichevole e birichina nel suo sguardo.
Loro due , come forse ho già detto, si comportano come due mafiosi siciliani, hanno velocemente conversato a occhiate e ammiccamenti, quindi il piccolo folletto ha presto ricevuto il suo dolce pizzo, oltre al supplemento per il fratello maggiore.
E’ subito sopraggiunta la sua tata americana, una ragazzona bruna con l’aria fiera e franca della prateria.
Nonno Talpone ha cavallerescamente riaperto il suo rosso scrigno e lei ha voluto accettare un ciuccio di gomma Coca Fritz.
“You too like a baby ! – ha detto il vecchio nonno.
Lei ha sorriso compiaciuta e riconoscente, aveva forse scoperto Grand Pa Old Mole .