” Non ti arrabbiare, sono solo dei balabiott quelli delle tute nere, già nere come le camice nere dei fascisti – mi dice nonno Talpone – oggi mi sento felice e soddisfatto ! ”
Mi chedo perché il nonnetto ombra abbia sempre qualcosa da raccontare, comunque mi siedo, ascolto e trascrivo.
” Come vedi i piatti sporchi, i bicchieri e le padelle si accumulano nel lavello, ma c’è ancora una scorta prima del consueto lavaggio a mano. La lavastoviglie è lì a fianco, ma sono un tradizionalista anarchico, il lavaggio a mano con una spugna calda e le bollicine mi dà un senso di euforia, serenità e quasi una gioia sensuale ( sic! ).
Quello che invece scarseggia è il ricambio della biancheria.
Ho telefonato alla moglie lontana per i soliti saluti e scambi di pettegolezzi, poi come per caso le ho chiesto consiglio.
” Lascia tutto lì, ci penserò io quando vengo. Come? Sei proprio senza biancheria? Allora mettila nella lavatrice. Mi raccomando dividi i capi chiari da quelli scuri. Poi schiaccia il tasto con sopra l’etichetta n.1 che vi ho incollato , poi il tasto 2 e quello n.3. Chiaro, no? Pulisci i fili della biancheria prima di stendere i panni. Allora ripeto : dividi …”
” Basta ho capito, non ripetere, non sono un bambino, come vanno i gatti?”
Questa è una mossa strategica – mi dice sornione nonno Talpone – parlare di felini con l’amore mio blocca ogni ciclo didattico di consigli, critiche e raccomandazioni.
” Loro stanno benissimo. Ho provato a farli dormire in camera da letto su un lenzuolo dov’ é il tuo posto. Non si sono mossi tutta la notte quegli amorini, non hanno nemmeno russato. Una meraviglia !”
Ecco, basta che ti allontani un attimo e sei subito sostituito !
Non c’è più ordine né religione !
Comunque a telefonata terminata svuoto il cesto colmo della biancheria e inizio la cernita.
Ma il marrone va considerato chiaro o scuro?
La camicia a righe scozzesi dove va ?
Comunque riempito l’oblò, aggiungo del detersivo. Quanto, avevo chiesto, ma lei ” a occhio ” che per uno con la cataratta risulta leggermente confuso come quantità.
Chiudo tutto e poi ?
Ah già, la combinazione numerica.
Dunque, sembrava semplice, cominciava con 1 mi pare, ecco premo il tasto e non succede niente.
Allora premo il 2, poi il 3, che è semi cancellato e devo cercare gli occhiali in cucina.
Premo sempre più decisamente, ma non succede niente.
Perché succedono tutte a me ?
Resisto alla tentazione di chiamare la moglie, in fondo noi mariti di lungo corso abbiamo ancora un certo orgoglio.
Ripeto la sequenza magica, apro e chiudo lo sportello, alla fine dó un calcio alla lavatrice, come è noto a volte serve e poi scarica i nervi.
Infatti grazie al colpo vedo muoversi un filo con la spina.
Semplice, era staccata la corrente.
Che genio !
Riparto con i numeri, ormai li so a memoria, vedo accendersi delle lucine rosse, poi sento uno scroscio d’acqua interno, tutto funziona !
Ritorno in cucina, stendo la tovaglia, apparecchio e metto in microonde il piatto di ciriole al sugo preparato ieri.
Che sugo quello del ” bel sorriso “, una vera specialità.
Pasta, vino, mortadella con pane e mi sento un pascià.
In poltrona inizio a rileggere un libro sulle crociate e mi addormento.
Alle quattro, ora del tè, mi sveglio, preparo la bevanda, ispezionò la lavatrice e vedo che tutto è spento.
Non solo, ma tutti i tessuti sono umidi e puliti !
Con una vasca di plastica ricolma e gocciolante esco in giardino e stendo ordinatamente gli indumenti.
Quando ho finito mi allontano e guardo soddisfatto la mia opera.
Ho pulito tutto, li conto e riconto, 7 camice, 10 mutande, 5 maglie 8 calzini di ogni forma e colore.
Mi sento così soddisfatto che, pensando alle mie abilita casalinghe, non ho potuto trattenermi dall’ esclamare :
” Sei così bravo che quasi quasi ti sposerei !”