NELLE NERE ACQUE DELLA FORESTA
( IN BLACK WATERS WOOD by Mary Oliver )
Osserva: gli alberi
stanno trasformando
i loro corpi
in colonne
di luce,
emanando una ricca
fragranza di cinammonio
e di appagamento,
i lunghi filamenti
dei giunchi
si agitano e fluttuano sopra
le sponde azzurre
degli stagni,
e ogni stagno,
non importa quale sia
il suo nome, è
senza nome ora.
Ogni anno
ogni cosa
che abbia mai imparato
nella mia vita
mi riporta a questo: i fuochi
e il nero fiume delle perdite
nella cui opposta sponda
vi è la Salute Eterna
il cui significato
nessuno di noi conoscerà mai
Per vivere in questo mondo
devi essere capace
di fare tre cose:
amare tutto ciò che è mortale;
stringerlo
contro le tue ossa sapendo
che la tua stessa vita dipende da questo;
e, quando giunge l’ora di lasciarlo andare,
lascialo andare.
(Traduzione di P.A.Viganò )
Ieri sera in quei momenti di improvvisa melanconia che ti assaltano e ti lasciano attonito e inerte nei tuoi tristi ricordi di qualcosa che è definitivamente passato, una poesia ti può forse salvare e trascinare lontano verso un rifugio provvisorio.
Questa è una delle poesie di Mary Oliver che nonno Talpone aveva tradotto con sincera passione e trasporto nei giorni passati nel freddo inverno di Brighton.
Lo riporta inoltre a quelle altrettanto entusiasmanti recitate anni fa al matrimonio di suo figlio, il sempre argentino Martello di dio.