Passando lentamente con la mia stampella per il viale alberato che conduce al mare ho avuto tempo di notare un succinto cartello appeso fuori da un portone, * Hot Yoga ”
Mi sono ricordato che ne aveva scritto tempo fa una nota blogghista che leggo sempre con affettuoso interesse.
Sono entrato a chiedere informazioni e per sapere se l” Hot Yoga ” fosse faticoso.
Lo era..
La tutor mi ha chiesto se avessi già praticato Yoga in precedenza.
” Certo, per molti anni – ho subito risposto – non mi ricordo molto, se non quella posizione che si sta distesi a terra per rilassamento e che ci si addormenta spesso.
La posizione del cadavere. ”
La signora mi ha guardato perplessa e poi mi ha suggerito di provare più avanti nella strada, presso la chiesa di St. John, dove si tengono vari corsi per anziani.
Giunto là, in sagrestia ho letto l’elenco delle lezioni.
Danze caraibiche, Tai Chi, Pilates, conversazioni in lingua tedesca, francese e anche italiana.
Ho pensato allora di propormi per insegnare io lo Yoga che conosco meglio.
Come chiamarlo?
Dead Yoga, ovviamente.
Sono speranzoso e aspetto una risposta.