Stiamo viaggiando in auto verso l’Umbria.
Incredibile, noi nonni abbiamo avuto un colpo di fortuna.
Per una serie di coincidenze, la chiusura asilo per festività, le ferie non disponibili per i genitori, gli altri nonni occupati, abbiamo avuto in custodia i due pargoli per ben nove giorni durante il periodo di Pasqua.
Arriveranno i genitori in treno giusto per i tre giorni di festa, ma ne rimangono sei tutti per noi, se ce la faremo.
C’è gioia, c’è incoscienza per la fatica, ma in fondo la vita è una sfida.
La nostra casetta in Umbria è sulle colline sopra le cascate delle Marmore, è un terreno in forte pendenza, tenuto a uliveto e bosco di pini, querce e macchia mediterranea, distante tre chilometri dal vicino paesello medioevale.
C’è una nutrita e varia tribù di gatti semiselvatici, ma anche scoiattoli, istrici, tassi e persino numerosi cinghiali.
Bisognerà avere 24 occhi, ma ci divertiremo.
Il viaggio è lungo, di solito ci vogliono circa sei ore.
Il nipotino più grande, chiamato lo Scoiattolo, è legato sul seggiolino a fianco del posto di guida perché soffre il mal d’auto.
Però in questo modo si può parlare e commentare le auto e i camion che incontriamo per la strada.
Dopo aver finito un pacchetto di patatine e una limonata la conversazione si fa più intima.
Afferma con aria complice: “ Allora, mangerò tanta carnina, così diventerò grande e forte come papà”.
Confermo i suoi buoni propositi con un cenno del capo, devo solo ascoltare.
Lui continua :”Ma anche la pastasciutta fa diventare grandi, vero nonno ?”
“ Certo, è proprio così “ lo rassicuro.
“Voglio mangiare anche le carotine e l’insalata, così divento forte e pelato come papà, vero ?”
“ Questo è probabile, anzi sicuro” devo ammettere a malincuore.
Il piccolo non sa che mio padre, mio nonno, il bisnonno e io naturalmente, siamo diventati tutti pelati a partire dai vent’anni.
Con un fortunato slogan pubblicitario si potrebbe dire : “ Talponi, i buoni pelati di Milano”.