NONNI DA RICICLARE


Dopo l’intervento al Pronto  Soccorso nonno Talpone ha dovuto anche affrontare l’appuntamento con il suo dentista veneto che, ciacolando ininterrottamente di casi clinici e di malasanità, l’ha intrattenuto per tre ore sul lettino, scavando, strappando, cucendo infine la gengiva della sua mascella inferiore con un lavoro di alta sartoria.
Mano delicata, anche per le circa trenta iniezioni di antidolorifico iniettate, ad ogni trapanata, quando il poveretto si agitava per il male, lo scavatore in mascherina suggeriva mellifuo “ Un altro goccetto ? “
Non di un’ombra de vin si trattava purtroppo, solo un’altra siringa di anestetico.
Ma tutto finisce, anche gli incontri con i dentisti veneti, così  nonno Talpone si è avviato lentamente verso la casa del figlio promettente avvocato, con passo assai meno baldanzoso dell’usuale.
Quando è giunto vicino al portone si è sentito un grido della vedetta appostata in alto “ Arriva il nonno ingessato, evviva, arriva !”
Ammirata accoglienza dei due nipotini, grande interesse per la fasciatura ad artiglio della mano sinistra del nonno, tastata, esaminata in dettaglio, scoprendo che conteneva anche una striscia di metallo.
Hanno perfino trovato una protuberanza vicino al polso, probabilmente una legatura interna del tutore, l’hanno creduta un pulsante e hanno iniziato a premerla chiedendo a cosa servisse.
Non potendo deluderli nonno Talpone, al loro tocco, alzava di scatto il braccio sinistro, con la prontezza di una barra del passaggio a livello, interpretazione discreta di un nonno semirobotizzato.
Dopo una quarantina di volte di quella manovra, i nipotini si sono stancati e hanno chiesto se il nonno aveva altri meccanismi nascosti.
Purtroppo il dentista veneto gli aveva negato i denti di acciaio, limitandosi a dei provvisori bianchicci che non interessano nessuno.
Se ne sono andati via delusi, i cerotti sulla gamba e sul braccio destro non erano abbastanza fascinosi.
Nonno Talpone si è quasi rammaricato di non essersi rotto la testa, almeno tutto fasciato poteva giocare con loro alla Mummia Maledetta del faraone Talpone IV.
Girando per la casa il promettente avvocato gli ha casualmente pestato un piede, causando un gemito al vegliardo, al che l’adorato figliuolo ha esclamato:
 “ Ma insomma questo nonno ha rotto il braccio, i denti, il piede, basta, bisogna buttarlo via e cambiarlo con uno nuovo !”
Il piccolo di tre anni, la Piovretta, si è subito entusiasmato all’idea ed è corso in cucina dalla mamma Tuttopiede, annunciando trionfante :
 “ Nonno buttare via in pattumiea !”

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