Oggi si è fatto rivedere nonno Talpone, appariva stranamente eccitato e di buonumore, invece di mostrarsi con la solita faccia da profugo appena scampato da una guerra civile.
Mi ha spiegato che la moglie, stanca della sua eterna depressione, l’aveva strigliato per bene e messo al lavoro, imponendogli di pensare positivo.
Così subito dopo la colazione con una tazza di forte tè Chai Spicy e taralli al finocchietto, si era messo a disposizione.
Con un improvviso lieve rossore sulle guance, ha borbottato qualcosa come “ho scoperto ( testuali parole sue ) “ l’erotismo del pane “.
“ Eh no, caro mio, di queste cose io non ne scrivo – mi sono subito inalberato –se tu vuoi fare il vecchio sporcaccione, come il tuo tanto criticato B., fallo da solo, io ho una dignità da difendere “.
“ Ma che cosa hai capito, benedetto ragazzo, (grazie vecchio mio ) ho detto PANE, PANE e non il p. a cui tu maliziosamente vorresti accennare, quello che, nella sua accezione volgare, è sulla bocca di tutti, con un’estenuante intercalare.
Parlo della michetta, del filoncino francese, del pane toscano, quello sciocco come te, quello che ho impastato stamattina sotto le istruzioni della mia Istrice Prussiana.
Dunque, dopo che la moglie aveva preparato gli ingredienti per l’impasto, mi sono lavato per bene le mani, ho indossato il grembiule cerato da cuoco, ho messo gli occhiali ed ho iniziato a impastare quel composto molliccio e farinoso.
Spingi, pressi, rotoli e rivolti l’impasto, ogni volta recuperando la farina che si sposta sui bordi della bassa zuppiera.
E’ un lavoro gratificante, faccio esercizio gratuito alle mie dita ed evito di far affaticare la mia adorata coniglietta.
Certo mi sono stancato e annoiato ben presto, era vigile il controllo della sorvegliante prussiana che aveva messo in funzione anche il timer a campanello dalla forma di uovo.
Però alla fine, continuando a impastare, devo confessare che ho cominciato a provare una sottile sensazione di piacere, come la mia gatta Stellina, quella della casetta nei boschi della Valnerina, che, quando trova un maglione abbandonato sul divano o quando mi sale sulla pancia, comincia a premere alternativamente sul morbido con le sue zampine pelose, come stesse anche lei impastando.
La stessa impressione che ho provato io, senza per questo ronfare sonoramente.
Devo ammetterlo, è stato delizioso, una sensazione piacevole, direi … erotica.
Secondo te il pane ne risentirà ?”
si, il pane ne risentira` perche` sara` piu` buono !! come tutte le cose fatte con amore, poi in effetti penso che la consistenza del pane sia la stessa delle mammelle..
eli da cork
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Adesso mi imbarazzi, pietà, sono un timidone.
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