Alla fine è arrivata una spruzzata di pioggia a Cambridge, per non far dimenticare l’usuale grigio tempo inglese.
I nonni Talponi sono comunque ben equipaggiati, con maglioni e giacche a vento rosse da vela, come per una traversata atlantica.
Vita tranquilla la loro, anche se inizia ad essere noiosa.
Per fortuna c’è la nipote ventunenne, con orecchino e tatuaggi esotici sparsi, qua rifugiata da due anni, anche per studio universitario su qualche materia ipotetica e fantasiosa, tra sociologia, linguistica e folclore.
Inoltre vedono spesso la figlia di due mesi di un nipote quarantenne, una graziosa anglo-giapponese che permette a nonno Talpone di esibirsi nelle sue folli canzoncine e di cullarla con ogni varietà di posizione.
Ma gli mancano i suoi nipotini, lo Scoiattolino e il Polipetto, rimasti in Italia, con i loro trilli e le loro vocine che lo facevano restar giovane, anzi bambino.
In loro onore l’altro giorno di fronte alla piccola Mazuko, con il viso imbronciato e al limite del pianto, nonno Talpone, in realtà prozio della poppante, si è esibito per la prima volta all’estero nella famosa danza dell’arrabbiato, che aveva ricevuto molto successo anche sulle affollate spiagge adriatiche.
Le cose importanti sono il ritmo e la velocità.
Ci si pone davanti ai piccoli con le gambe larghe, il viso scuro e irato, le ciglia tese all’insù, le labbra serrate piegate in giù, le braccia strettamente conserte al petto, mormorando “ Sono arrabbiato !”
Alternanza di posizione delle braccia, “ Sono molto arrabbiato !”
Nuovo cambio delle stesse, “ Sono arrabbiatissimo !”
Improvvisamente si fa un saltarello, ponendosi di profilo, braccio destro steso all’esterno a 90 gradi, avambraccio e mano piegate in fuori a esse, braccio sinistro piegato in giù e mano piegata, tipo affresco egizio del faraone, senza tiara ma con il viso ilare e gioioso, cantando a piena voce “ Ta – taa – ta !” secondo un ritornello a piacere, saltellando alternativamente avanti e indietro, come una marionetta.
La spiegazione può sembrare complicata e me ne scuso, in realtà la danza egizia è molto fluida e la sorpresa per il cambio improvviso di atteggiamento ha un effetto esilarante e liberatorio per i bambini.
In spiaggia ogni esibizione veniva accolta con richieste di una ventina di bis.
Qua, la piccola Mazuko ha finalmente sorriso.
Tra la parentela presente si è sentita la sorella maggiore che ha precisato “ Chi è quello lì, io non lo conosco !”
Nonno talpone ti ho scoperto oggi..che meraviglia!!! sono daniela zia, maestra,innamorata dei bambini..
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che fine hai fatto?patrizia
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