IN GUARDIA DAGLI ANZIANI


E’ stata una mia curiosità, forse impertinente, ma nel dormiveglia del mattino non ho saputo resistere ed ho chiesto in modo perentorio a nonno Talpone cosa avesse combinato in questo suo lungo periodo di assenza.
Lui si è mostrato infastidito da questa mia domanda così diretta e brutale, si sa che con gli anziani occorre avere gentilezza e buone maniere, lui poi è un personaggio contradditorio, evanescente, permaloso e logorroico, ma talvolta silenziosamente perso in altri mondi nebulosi e lontani.
“ Mi sembra di aver viaggiato, visitato posti nuovi ed interessanti, Creta, la Francia, in particolare la Bretagna, l’ Inghilterra, l’Alsazia … Viaggiare è molto bello, direi fantastico nelle sue previsioni, talvolta deluse, ma permette di scoprire luoghi incredibili, di incontrare persone interessanti, curiose ed amabili, di cui non avresti mai sospettato l’esistenza e la sensazione del tempo si dilata, non so come mai …”
“ Avrai dei bei ricordi quindi – mi sono azzardato a commentare, sperando in qualche episodio divertente.
“ Per carità, di ricordi alla mia età ne ho fin troppi – ha voluto puntualizzare nonno Talpone, quasi infastidito – anzi quelli dei miei primi anni di vita, diciamo fino ai vent’anni, mi assalgono tumultuosamente in ogni momento.
E’ vero anche che non ricordo più cosa ho fatto negli anni più recenti, me ne stupisco io stesso, a dire la verità talvolta mi sembrano inventati, anzi forse lo sono.
Molti di quelli che frequento sono ormai vecchi e la loro memoria devo dire che non è più quella di una volta, poverini.
Che dire poi del gioco reciproco a rimpiattino “ ti ricordi ?” in cui l’altro anziano ti guarda sospettoso e allibito, per poi spesso ammettere che quel fatto gli torna del tutto nuovo e che ti stai sbagliando, confondendolo con un’altra persona; ormai è diventato quotidiano e abituale.
Con i giovani poi, cioè con persone che hanno almeno vent’anni meno di te, i discorsi e i commenti che stai facendo hanno presto una subita fine con una imbarazzata precisazione di questi ragazzi “ veramente io allora non ero ancora nato “
E allora con chi parlare, bambini a parte?
Forse per questo anche nel matrimonio di coppie ormai anziane, come quello con la mia dolce Istrice Prussiana, non si parla molto.
Quando uno apre la bocca l’altro quasi sempre sa già cosa dirà.
Addirittura conosce anche la propria risposta e il commento che il coniuge farà.
Altro che comunicazione con ammiccamenti alla siciliana, come annotava Sciascia, siamo ormai alla presenza di una gemellare conoscenza di due personalità distinte.
Così ci siamo ridotti: ora mia moglie parla da sola a voce alta quando si muove indaffarata nella sua cucina e io parla con te che non esisti.”
“ Veramente quello in carne ed ossa, sia pure con abbondanza di carne, sono io – ho risposto piuttosto piccato – non tu linguacciuto nonno Talpone, manteniamo le distanze. “
“ Sei il solito maleducato. Vai al diavolo!”
“ Permaloso vecchiaccio ! – ho urlato a questo punto completamente fuori dai gangheri e ho gettato la mia stilografica sulla scrivania.
Non può proprio parlare con questi anziani, è pazzesco.
Ed è solo per mettervi in guardia da loro che ora trascrivo sul computer questa inutile conversazione.

2 pensieri riguardo “IN GUARDIA DAGLI ANZIANI

  1. Quando mio papà mi raccontava i suoi ricordi, anche negli ultimi mesi, aveva una luce particolare negli occhi, forse per il piacere di condividerli, forse per le emozioni, forse anche un po’ per nostalgia. Spesso, parlando con gli anziani che mi capita di incontrare, ritrovo quella luce nei lori occhi, magari dietro una cortesia scontrosa e un po’ brontolona, e, ogni volta, sento la carezza di mio papà. Un abbraccio, Marianna

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