“ Forza, aprite le finestre!
Qua c’è aria di chiuso, di polvere, di muffa!
Cos’è questo, un mausoleo ?”
Sono lo zio Fiele, sono arrivato a trovare il nonno e lo trovo tutto immusonito, la faccia pietrificata da mummia imbalsamata, che giocherella con delle torce elettriche di varia forma e misura.
“E’ successo qualcosa, vecchia cariatide ? – ho chiesto subito con un certo benefico sarcasmo; ci so fare con i vecchietti io.
Lui, il nonno Talpone, ha brontolato qualcosa sui due gatti, mentre accendeva e spegneva le pilette.
Ho fatto notare che mi sembravano tranquilli i due micini, avevano sporcato in terra o ritagliato con le unghie qualche altro libro ?
No, non intendeva loro, quelli che ormai comandano a casa sua, ma parlava di quelle due gatte solitarie che gli sono rimaste a seguire il suo blog.
Intanto lo scrivano, zitto zitto accanto a lui, rimaneva in stato di sospensione, pronto a trascrivere in bella copia il cumulo di foglietti di appunti che s’impilavano inutilmente sul suo tavolo.
Che coppia del delirio !
Guardo poi questo cavolo di blog e già il contorno della pagina con la corona di libri consumati e ammuffiti da bancarella delle fiere mi fa venire la voglia di scappare via, spazzando la polvere dagli abiti.
E poi i testi scritti: lamenti, lamenti, piagnucolii e tenerezze crepuscolari da Fogazzaro.
Via ! Via !
Bisogna metterci dentro una miscela di invettiva politica, di rabbia, di sesso.
Nonno Talpone a questa parola è arrossito quasi sgomento, va bene l’età, ma insomma la vita è anche sangue, sesso e avventura.
E con quest’ultima parola non mi riferisco a quelle infantili da bambini, lui è rimasto indietro, persino gli amici dei suoi nipotini lo guardano con malcelata commiserazione, quando il vecchietto offre loro la scatolina rossa a forma di cuore colma di caramelle e ciancia le sue battute.
Loro sono ormai diventati grandi, vogliono essere adulti, solo lui si è fermato ai tempi dell’asilo.
Adesso gli faccio cambiare il look del blog : un’immagine di Natura Selvaggia, un po’ di sangue, qualche bella fanciulla discinta.
Anche un pezzo di maschione, dalle spalle taurine e il viso losco, tipo The Revenant, ma non con quella faccia da pancotto del Di Caprio.
Ci vuole proprio lo zio Fiele per tirarlo su , povero nonnetto.
Maleducato, come si permette, non vogliamo volgarità.
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Donna Rosalinda mi permetto di osservare che forse ha equivocato, non oserei mai offendere una signora.
Suo devoto zio Fiele.
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uhhhmmm………nessuno mi aveva chiamato finora “gatta solitaria”…………comunque si,io adoro leggere “nonnotalpone”!!!!!!!!!
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Grazie intendevo i due gatti che mi leggono e scrivono. Pochi ma buoni.
Oggi sono caduto sullo scivolo del box, niente di rotto, per ora dovete sopportare zio Fiele.
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