Appena ritornato nella grande città, dopo quasi tre mesi di campagna umbra,eccolo lì che ti si mostra ancora, impaziente e petulante, abbastanza curvo nella schiena, con le caviglie gonfie strette nelle guaine elastiche ortopediche.
Certo è sempre lui, nonno Talpone, ma chi lo ammazza quello, come dicono nel ternano.
Il viso è segnato, leggermente abbronzato, ma la figura piegata in avanti lo rende più anziano di quello che sia in realtà.
Non gli manca certo la chiacchera ed esplode subito con le recriminazioni, come un tappo di una bottiglia di spumante appena aperta.
” Lo sai chi ho incontrato alla sagra paesana dell’anatra di Montecastrilli?
Il Renato, ma si quello che da anni lavora il campo di mia moglie, quello ereditato da sua madre, quei tre ettari spezzettati che ne facevano una ereditiera, almeno così pensavo allora in gioventù.
Beh che ci fai alla sagra, mangi anche tu qui – gli dico tutto affabile .
No – mi dice lui – aiuto nell’organizzazione, sono 26 anni ormai come in quella dei trattori che ho fondato 50 anni fa ancora ci vado, oltre a guidare le macchine ogni mattina.
Bravo, ma non sei ancora stanco, ormai sei sulla settantina anche tu.
Ne ho fatti 86 quest’anno -mi annuncia trionfante e con una luce beffarda negli occhi.
L’ho salutato con uno stentato sorriso e mi sono allontanato in fretta verso il mio tavolo per affrontare una porzione abbondante di strozzapreti alla diavola, la mezza anatra lardellata al forno con patate,la focaccia al testo, verdura di campo fritta all’aglio e sorbettino finale al limone e liquorino.
Non c’è più serietà a questo mondo – mi sono detto poi -Ma come mi tocca sopportare di sentirmi vecchio e sempre colpito da nuovi acciacchi quando a dicembre compirò 73 anni e quello mi gira intorno sempre gioviale e indaffarato con ben 13 anni più di me?
E che, loro so’ fatti de fero ?
Magari io sarò anche un sottoprodotto dei tempi dell’autarchia di guerra, chi sa ?
E poi mi sento solo, attorniato dalle immagini di troppi amici e persone care che mi hanno lasciato o che lo stanno facendo, isolato in un mondo che fatico sempre più a capire.”
Come vedete la Lagna è tornata tra noi.