Non si può spiegare quanto sia difficile e penoso riemergere da un’intossicazione di serial televisivi di Netflix unita alla compulsiva visione di film anni ’50 su Youtube.
La colpa è mia non di nonno Talpone, il quale ha continuato a mormorare ,canticchiare e adirarsi dentro il mio cervello.
Lo ammetto, questa indigestione sedentaria di storie ben recitate, Mad Men, Grace and Frankie, Better call Saul, Braking Bad, con 13 episodi da 45 minuti per un numero variabile da 3 a 13 stagioni mi ha plagiato per mesi.
Un piccolo assaggio di una serie suggerito dai miei figli è stato come il classico boccone gustoso posto sull’amo.
Il risultato è stato un appesantimento cerebrale e fisico, che nel secondo caso mi ha portato al quintale di peso sforma.
La triste realtà si è manifestata con il cambio stagionale dai pantaloni elasticizzati invernali a quelli normali di mezza stagione.
Al quinto paio scartato poiché la loro chiusura avrebbe richiesto ancora cinque o più centimetri di stoffa ho capito che occorrevano misure drastiche.
Quindi portate di cibo più modeste ( odio il termine dieta ), niente tavolette di cioccolato alle nocciole, colomba pasquale, casatiello, pizza umbra al pecorino, cassata siciliana.
Camminate forsennate da 10000 passi per la città invece della comoda poltrona davanti alla televisione, la riduzione della bottiglia di vino al solitario bicchiere, magari in più versioni ridotte per ingannare il gesto.
Ecco, ora sono pronto ai tuoi sproloqui nonno Talpone.
Più sveglio ed attento, con lo stomaco che reclama.
I serial televisivi interessanti erano ormai finiti.