Sembra che oggi si celebri la festa nazionale del gatto, così affermano i giornali.
Tra le notizie drammatiche della crisi Ucraina, l’inflazione che rode i nostri consumi, le truffe, gli imbrogli e le violenze, questa notiziola mi fa sorridere come un debole miagolio dei nostri piccoli amici pelosi.
Cosa ti potremo offrire di speciale oggi Coccolone ?
Una torta con le candeline?
No davvero, un regalo, ma quale?
No, guarda non è politically correct, niente uccellini o topini vivi, non è permesso suvvia.
Ti daremo come sempre le specialità di carne e pesce in umido che preferisci, i croccantini farciti, giocheremo quando vuoi con le stringhe e le palline colorate.
Ma cosa potremo donarti oggi di sorprendente?
Lui mi guarda con gli occhi socchiusi, ronfa sommesso e muove lentamente la coda nera con il bianco ciuffetto finale.
Mi segue dalla camera da letto alla scrivania, vi si accomoda sopra ieratico, con uno sguardo indagatore oltre i vetri della finestra.
È tranquillo e felice come ogni giorno, non ha angosce e problemi, beato lui.
Poi si fa attento e mugola come una pecorella belante, ha visto un piccione volare lontano sui tetti.
Un attimo di desiderio angoscioso, poter volare lassù e ghermirlo.
Poi si gira tranquillo verso me, socchiude gli occhi, mi annusa e si acciambella placido.
È un filosofo materialista, si contenta di esistere.