Ci siamo svegliati tardi questa mattina, durante la notte abbiamo avuto caldo, poi freddo, non si riusciva a dormir bene.
Poi, preparata la solita colazione in cucina, finito lo yogurt, bevendo una tazza di tè, sgranocchiando i taralli e i biscotti con la marmellata, la guardo con tenerezza.
Anche se in vestaglia, con le ciocche che spuntano qua e là dalla massa di capelli stretti con un elastico sopra il capo, tipo samurai, la trovo ancora tenera e affascinante.
Ripenso alla grande fortuna che ho avuto a conoscere e sposare una ragazza così, rara, anzi unica.
Le sussurro “ Cara, sei bellissima !”
Lei pronta “ Allora, io devo andare in piscina, tu vai a comperare zucchine, finocchi, patate, arance, mele, pere, uova e la carta igienica, che è finita “
L’amo ancora dopo 42 anni che la conosco, il mio istrice prussiano.
Poi quando è uscita, mentre scendeva le scale si è girata e con un soffio sul palmo della mano mi ha mandato un bacino, dolcissimo.