Ebbene si, oggi sono tornato in Valnerina per le cure campestri.
Sono guariti i nipotini, li abbiamo coccolati in vacanza, sono finite le cene programmate con gli amici, ho eseguito l’imbottigliamento, inscatolamento e trasporto al corriere internazionale di una novantina di bottiglie varie di buon vino casareccio e di 20 litri di eccellente olio umbro per il martello inglese, ho fatto riparare una macchina dell’avvocato, ho lasciato la moglie felice per il godimento di una breve vacanza, almeno così mi è apparsa quando sono uscito di casa.
Io, melodrammatico come sempre, pensavo ad una scena commovente, almeno iocosì mi sentivo, un addio straziante, ma niente, l'istrice prussiana mi ha concesso sulle scale un bacino, dicasi uno, al volo e poi… poi via verso l’infinito ed oltre, come ormai mi viene da dire dopo aver visto 72 volte Toy Story Uno con il nipote minore, detto la Piovra.
Quindi partenza in treno per Terni con intercity , ovviamente, sono pensionato da 10 anni, per capirci con un potere d’acquisto congelato.
Ma ho fiducia nel futuro, è per questo che mi tengo buoni i nipotini.
Viaggio in treno tipo accelerato, con valigione di coperte (quattro), lenzuola e federe felpate, pacchi di panetti frigo, scarpe, libri, telefonini (quattro) e ammeniccoli vari che si continuano a portare su e giù attraverso mezza Italia.
Non so perchè tante cose siano da portare avanti e indietro, ma quando si viaggia con la vecchia Golf familiare è molto peggio.
Valige, borsoni, scatole e un numero incredibile di sacchetti e pacchetti, nonchè vasi da fiori e piantine.
Per fortuna ora non trasportiamo più gatti, con gran rincrescimento di mia moglie.
Nonnotalpone sogna di comperarsi una Smart, se la trova usata e di poco prezzo.
Lo so che i giovani dicono di comperarla nuova, a rate, come fanno tutti.
Ma io sono nato in tempo di guerra, no caro Martello di dio, non quella di indipendenza, cretino, solo durante l’ultima mondiale di qualche anno fa.
Da buon pensionato spendo in base alle mie posibilità.
Già penso ai lavori da fare, l’erba da tagliare, la legatura e la pompatura delle viti, la concimatura degli olivi, il taglio della legna ( motosega permettendo, ma questa è un’altra storia ).
Sopra ogni cosa nonnotalpone sogna i profumi della collina, il silenzio, la solitudine, le bevute con il cognato Cocco, amabilissimo anche se logorroico, chiamato il “ Gazzettino umbro” per la quantità di pettegolezzi e storie che sa raccontare del circondario ternano e perugino.
Sarà fuori dal rigido controllo dell’istrice prussiano, potrà non rifare il letto, non lavare i piatti, mangiare scatolette Simmental in quantità e cucinarsi la paella precotta a modo suo.
Poi appena arrivato si sentirà solo, telefonerà quattro o cinque volte al giorno all’amato bene, per sapere come sta, cosa fa, se occorre qualcosa, se ci sono novità.
Vorrebbe anche chiederle se gli vuole ancora bene, ma non lo farà, sa già che lei si infastidirebbe terribilmente, ma questa è un’altra storia.
Nonnotalpone è infaticabile ?
Il quesito sarà esaminato in altra puntata, ora lui va a riposare.