IL FANTASMA FORMAGGINO


Il nipotino maggiore, quello di quattro anni, è esile, slanciato, timido ma affettuoso con gli amici, anche ombroso con quelli che non conosce bene.
Se dovessi trovare una similitudine direi che è come uno scoiattolo.
Quelli marroncini, dai grandi occhi umidi, che saltano impavidi tra i rami degli alberi, a terra curiosissimi, ma facilmente spaventati da rumori e movimenti improvvisi.
Il mio caro Scoiattolo è anche di temperamento fragile, può passare dalla risata squillante al pianto disperato, come se avesse contro tutto il mondo.
Per calmarlo e farlo di nuovo sorridere spesso gli racconto la storia del fantasma Formaggino, che aveva deliziato anche suo padre e suo zio da piccoli.
E’ un racconto semplice che invento al momento, con varianti grottesche e buffe.
Fa sorridere i bambini, li calma e questo basta.
Dunque tra tanti fantasmi maligni, che destano terrore tra gli uomini e gli animali, lui è un fantasma bambino, con il suo lenzuolino addosso, a cui i genitori cercano di insegnare il mestiere.
Purtroppo lui non riesce a spaventare nessuno, anzi per sua disdetta e disonore ha una gran paura di tutto e di tutti, anche degli altri fantasmi.
E’ un fifone ammettiamolo, inoltre più che fare certe cose maligne e cattive, lui ama giocare, correre, dare calcetti alle pigne cadute dagli alberi, più di ogni cosa si diverte a passare nelle pozzanghere e giocare nel fango.
Il risultato è che il suo lenzuolo risulta parecchio macchiato, anzi diciamo sporco, marroncino.
I genitori hanno un bel sgridarlo perché si pulisca e faccia il fantasma perbene.
Ma lui, monello, non ama troppo fare il bagno e pulirsi, per cui spesso emana un odorino che si può tranquillamente chiamare puzza.
Un odore fastidioso e persistente, come di gongorzola vecchio e andato a male.
Ora i fantasmi possono urlare, apparire improvvisamente dietro gli angoli, digrignare i denti, cosa difficilissima perché non hanno la bocca, far stridere catene e catenacci, emettere puzze sulfuree.
Ma odorare di puzza di formaggio vecchio e girare con  il lenzuolo bianco macchiato no, questo è da maleducati, in fondo anche loro hanno le loro regole di buon comportamento .
Così si snodano le avventure o disavventure di fantasma Formaggino che appassionano sia il mio Scoiattolino che il fratellino minore.
Addirittura quest’ultimo durante il racconto smette di smanettare, rompere, smontare in velocità tutti gli oggetti a sua portata di mano, per questo io, disperato,spesso lo chiamo la  Piovra.
Tutto bene quindi ?
No, nonno Talpone non ha mai avuto molta memoria, mentre i suoi attentissimi ascoltatori si, con il risultato che il pubblico esigente richiede una versione sempre uguale, per quanto ripetuta in continuazione, una versione standard insomma.
Il nonno si scusa, cerca di ricordare, abbozza nuove possibilità.
Grande crisi, che viene comunque superata presto, il pubblico in fondo  è composto da bambini.
Basta essere calmi, sorridenti e raccontare un episodio particolarmente buffo e i piccoli ridono felici.
Nonno Talpone si ripromette mentalmente di scrivere la storia, insieme a quelle di Giovannino Senza Paura e della sua numerosa famiglia, del gigante Briciola  e tanti altri racconti.
Sono quasi quarant’anni che promette invano, ha persino la faccia tosta di dire che è troppo impegnato, è proprio un talpone. 

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