Mio figlio piccolo, si fa per dire, il temibile Martello inglese, si sposerà.
Dopo anni di convivenza con quel caro ragazzo, il fascinoso Badger irlandese, è riuscito a convincerlo a farsi sposare, martellandolo come un forsennato per convolare a giuste nozze.
L’altro è pure lui uno tosto, non per niente se uno è il martello l’altro può ben dirsi l’incudine.
Ha resistito a lungo, un’altra persona per sfinimento avrebbe detto di si dopo una settimana o sarebbe fuggito in Patagonia.
Quindi la scorsa estate, durante un lungo e faticoso trekking nella brumosa scozia tra le colline e i laghi, la west highland way, alla fine è riuscito a farsi regalare l’anello di fidanzamento.
Che poi, per timidezza, era nascosto nel termos del tè, che Badger gli offriva e che il caro Martello aveva preso e aveva anche visto l’anello, però al momento non aveva collegato le cose, fortunatamente non l’aveva anche ingoiato.
Una storia buffa, ma romantica .
Poi è cominciato il martellamento verso gli amici, soprattutto verso i genitori.
Al ricevimento della notizia del matrimonio questi sono stati felici, ma secondo lui non abbastanza felici, non hanno gridato, saltato, danzato con orgiastico furore.
Poi sono stati travolti dai preparativi, innanzitutto nella scelta del luogo della futura cerimonia.
A Londra, in Irlanda, in Italia, a Milano ?
Se fare la cerimonia là e la festa qua, ricevimenti separati o uniti.
Chi invitare, chi informare ma non invitare e così via.
Alla fine abbiamo dovuto scegliere di ridurre la fastosa cerimonia alla famiglia stretta e agli amici intimi.
I vari ipotetici edifici, hotel, ristoranti, pub, hall dove fare i festeggiamenti hanno richiesto mesi di ipotesi, proposte, ripensamenti, nuovi piani cerimoniali.
Noi non proponevamo abbastanza, non sceglievamo o, se lo facevamo, avevamo idee diverse dalle sue.
Logicamente bisognava parlare, ma per dire che aveva ragione lui.
Il che è perfettamente vero, dato che il matrimonio era il suo, ma perché chiedere se lui aveva già fatto la scelta che al momento lo soddisfaceva ?
Non posso fare a meno di dire, sono forse noioso, lo so, che nei miei ricordi le proposte di nozze furono molto più semplici.
Io, una settimana dopo aver conosciuto quel fiore incredibile di ragazza, l’Istrice Prussiana appunto, le regalai subito un complicato anello d’argento, chiedendo di sposarla subito e di avere con lei cinque figli.
Lei mi rispose che ero matto e poi mi lasciò.
Dopo un anno ci rimettemmo insieme, eravamo troppo diversi, ma forse troppo affascinati l’uno dell’altro per stare separati.
Mio padre poi consigliò fermamente, allora erano tempi differenti, le nozze che furono semplici, povere, fantastiche per due ragazzi incoscienti e innamoratissimi.
Ma questa è un’altra storia.
Per tornare al nostro Martello, ora da mesi continua la discussione sul tipo e la qualità del menù per il pranzo di nozze, capitolo forse ancora aperto, non voglio pensarci, è troppo complesso.
Nemmeno fosse quello del nipote della regina d’Inghilterra.
Tra l’altro lui trova che è disdicevole che queste abbiano leggermente offuscato il suo prossimo matrimonio.
Per i beveraggi fu quasi più semplice : birra no, ci voleva lo champagne, io modestamente proponevo del buon Prosecco e dei vini italiani, che potevo procurare e imbottigliare.
Il promettente avvocato parlava di vini prestigiosi, come l’Amarone, il Barolo e così via, ci pensava lui alla scelta di classe.
Il Martello citava una sua conoscente, rappresentante di una nota marca di champagne che avrebbe fornito le bevande di livello opportuno.
Alla fine tutti hanno deciso di lasciare tutte queste incombenze a nonno Talpone, che ha dovuto scegliere, comperare, imbottigliare i vari tipi di vino da lui preferiti, ben felice in verità di trafficare in cantina.
Per il nostro regalo di nozze, una doppia coppia di gemelli da camicia, questo è un’altra storia complessa, seppur finita anche questa.
Stasera ho avuto la notizia che è stato scelto anche il pub ove finire i festeggiamenti.
Una scelta reale, c’è da scommetterci, non mi stupirebbe se ci fossero i fuochi d’artificio sul Tamigi, magari con la musica di Handel.
E poi dicono che la vita dei pensionati è tutta una noia e tranquillità.
a dirti il vero i fuochi d'artificio sul tamigi con la musica di handel ci abbiamo anche pensato.. e poi abbiamo declinato dato costi e tempo.
3 settimane..
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viva gli sposi! l'adottando hobbit medio vuole conoscere gli zii d'oltremanica. e visto il fantastico soprannome "martello di dio" direi che qualche parentela c'è per forza.
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ahahahahah! grazie! sara' un nostro piacere conoscere la famiglia allargata. se l'hobbit medio e' un martello in carriera, beh, in bocca al lupo, possiamo essere un bel da fare "alle volte".. :o)
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