Nonno talpone è arrivato a Milano con il suo valigione pesante, lo zaino che scoppia e un mazzo di rose spaiate, colte nel giardino per la sua istrice prussiana.
Lei lo ha accolto con un sorriso timido, una carezza lieve sul suo testone pelato e ha detto “ Ma come, hai di nuovo sbattuto la testa, cos’è questa ferita ? “
“ Non è niente, niente, sono così felice di essere tornato a casa con te “ si schermisce nonno talpone.
Piccoli rabbuffi, qualche brontolio, piccole schermaglie, quasi a voler nascondere la gioia di essere di nuovo insieme.
Siamo due animaletti selvatici, timidi e scontrosi, che in questi quarant’anni che vivono insieme, loro così diversi ma complementari, certe volte si feriscono leggermente con parole sbadate, uscite fuori senza che se ne accorgano.
Per un poco si confrontano con rabbia, poi si guardano stupiti di quello che è successo, quasi impauriti, si sorridono e si prendono per mano, così felici che tutto sia passato.
Non trovano nemmeno le parole adatte, ma nei loro occhi tutto è già detto.
Siamo il nonno talpone e l’istrice prussiana, due vecchi animaletti buffi, nella grande città di Milano.
oooooh, i miei due vecchietti preferiti…. :o)
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