UN VERO STOICO


Nonno talpone è a Londra, alloggiato con l’istrice prussiano in un moderno appartamento in affitto a Tottenham Court  Road, di fronte al grattacielo del Meeting Point, convivendo con la turbolenta famiglia del suo amico psichiatra, composta oltre che dal saltellante e frenetico titolare, dalla moglie, un’altrettanto frenetica langarola, dalla loro figlia, una pasionaria da guerra civile spagnola, gentilissima, ma tutto fuoco e fiumi di parole.
Al piano di sotto c’è l’appartamento dell’avvocato con gentile consorte, per carità non chiamatela “ Tuttopiede “, una commissione di esperti sta studiando per lei un giusto appellativo alternativo, infine i due adorati nipotini, lo scoiattolo e la piovretta.
Convivono con loro il figlio del cognato umbro Ercolino, un altro novello maciste, l’affascinante consorte spoletina dal nome regale e una graziosissima bimbetta, impegnatissima a cercare di conquistare il cuore dei suoi due cuginetti.
Al piano di sopra è arrivato l’Armaiolo, l’amico dalle 70 pistole e 125 pugnali e katane, con la moglie e la figlia, adorabile e pacifista, felicemente coniugata con il marito muto.
Nel senso che lui, come nonno talpone, non ha diritto di parola e risponde solo se interrogato, sempre che la moglie permetta.
In un altro palazzo, per fortuna, sono alloggiati altri gruppi famigliari di amici.
Comunque il nostro appartamento viene unanimamente considerato la piazzetta di incontro di tutti gli amici che passano per lasciare messaggi, bagagli, chiedere informazioni, pranzare, scambiare due chiacchere.
 Non per niente siamo di fronte al londinese Meeting Point.
L’istrice prussiana si impegna felicemente  da mattina a sera a cucinare per tutti, fare la spesa e, nei momenti di pausa, a scendere al secondo piano in lavanderia, ove, con due lavatrici e due asciugatrici a disposizione, lotta con determinazione feroce per fare il bucato generale contro gli altri condomini, dato che considera quegli elettrodomestici come suoi personali, per diritto divino.
Nonno talpone è diventato, come suo cognato inglese, l’”Addetto “, lombardo nel suo caso.
Lui deve fare la spesa con nota e portare i pacchi, andare all’aeroporto a ricevere e accompagnare gli ospiti a palazzo, essere il supporto del Martello di dio per accompagnarlo a scegliere le cravatte, allietare i nipotini che alle sette di mattina vogliono vedere i nonni, mentre i genitori ritornano a dormire in pace a casa loro , cullare la piovretta che gentilmente gli fa poi la pipì sui pantaloni.
Poverino, a tre anni sta imparando a non usare i pannoloni, io gli dico sempre “ Tieni duro che tra poco li useremo tutti e due ! “
Turbato nonno talpone ?
No, lui pur con una faccia che gli amici definiscono “ un po’ persa, chissà perché ? “,
è un vero stoico, non per niente, pur avendo sempre preso 3 in latino alle medie, quando, dopo gli studi imposti di geometra, si è iscritto caparbiamente a Lettere Moderne alla Bocconi e ha ottenuto 30 nell’esame di latino dal famigerato  professor Cazzaniga, terrore di tutti gli studenti.
Per forza, l’esame era sul pensiero stoico romano e lui, sfigato dalla nascita, si era innamorato di quella filosofia.
Altrimenti si sarebbe da tempo suicidato.

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