Siamo in allenamento preolimpionico.
Tre giorni e tre notti con i nipotini, mentre i genitori sono a Bari per un matrimonio di amici.
Poi una settimana al mare con loro e infine ben tre settimane in campagna giù in Umbria.
Passare dal pomeriggio del mercoledì a tre giorni e tre notti è già uno sforzo e un piacere notevole, per il resto si vedrà, la filosofia di nonno talpone è fatalista.
L’istrice prussiana è già in movimento frenetico : due pentoloni di ragù sceltissimo, scorte di gnocchi e tagliatelle, ravioli rana, petti di pollo e di tacchino, bistecchine, merluzzetti.
Pensa di farli ingrassare di sette chili in tre giorni.
Si sono tirati fuori e puliti tutti i giochi dei vari bauli, fatte scorte di gessetti, penne, matite colorate e pacchi di fogli da disegno.
La nonna ha previsto di preparare con i nipotini la solita torta di cioccolato e zabaione, con conseguente pittura sulle piastrelle della cucina.
Non importa, è lei al comando, io sono l’addetto ai disegni di preparazione delle varie cose da colorare e il cavallo di trasporto, in fondo sono quasi disabile, di certo sbaglio tutto.
Sono nonno sbaglione, a volte Hulk, che poi a me sta antipatico da sempre, ma le parti da recitare le danno gli altri.
Lo scoiattolino ha deciso che vuole mangiare solo gnocchi al ragù, con porzioni gigantesche.
Magari per finire due pomodori di stazza media, qualche ciliegia e la mela finale, sbucciata dall’addetto ovviamente.
Ora dopo tre pasti sempre uguali ha deciso di cambiare nome, si vuol chiamare “ Signor Gnocco al Ragù “.
Ritiene che abbia un che di nobiliare e cavalleresco, per me va bene signor duca Gnocco , al Ragù naturalmente.