TALLONITE


Nonno Talpone è un giovane settantenne sanissimo e sportivo, come dicono sugli annunci matrimoniali, soffre, meglio gode, di qualche piccolo disturbo, come tutti d’altronde, in particolare : una tallonite dovuta al suo passo di marcia frenetico e marziale, una mascella con seri problemi dentari, un testone che va a sbattere su qualsiasi cosa superi il metro e ottanta, infine una strisciante, insidiosa, congenita depressione.
Per le testate niente da fare : o andare in giro con un solido elmetto da cantiere( ne ha due, che sfortunatamente dimentica sempre di usare ) o rassegnarsi alle zuccate, che hanno un benefico effetto umoristico sulla adorata moglie Istrice Prussiana, facendola piegare dalle risate.
Le visite e cure mediche per i denti forse servono come punto d’incontro e di conversazione, sia pure a caro prezzo, con lo spassoso dentista veneto dottor Laghetti.
La depressione, se uno ci nasce come in un parto gemellare, cosa farci, ti seguirà fedelmente come un’ombra, ci devi convivere.
Per fortuna la moglie di Talpone è una creatura positiva, gioiosa, affascinante, per essere precisi oggi sono esattamente trentanove anni di matrimonio vissuti insieme, durante i quali lo ha sopportato con un sorriso timido e sornione.
Poi i commenti ricevuti sul suo blog lo ravvivano e lo rialzano di morale più che un grappino, il che non è poco se permettete.
La tallonite invece è un malessre di questi ultimi anni : Nonno  Talpone non cammina, lui corre agitato, marcia a spron battuto come se seguisse trombe e tamburi, anche se non deve andare verso una meta precisa, segna il passo così forte da creare dei duroni callosi molto dolorosi sui talloni, poi sono corse da callisti, podologi, creme, raspe, limette e carte abrasive.
Da quando poi si è invaghito dell’idea della corsa, colpa anche della sua amica Elasti, ne sono più che sicuro, nel slanciarsi lui inciampa e si spiaccica a terra che è un piacere.
Stamani da un ospedale all’altro marciava precipitoso, con il suo braccio fasciato al collo, scansando irritato vecchiette, mamme e ragazzine perse in monologhi cinguettanti al cellulare, scendendo infine di corsa nella metropolitana e per non perdere un treno è quasi rimasto chiuso tra le porte scorrevoli del vagone, per fortuna con il braccio fasciato all’interno della vettura, al sicuro.
Ma perché si corre ?
Più di dieci anni fa nonno Talpone, mentre camminava tranquillo su un marciapiede della sua amata Città Studi, fu fermato da un ragazzone barbuto che gli disse :” Buongiorno,si ricorda di me ? Sono l’amico di suo figlio al tempo delle medie, come si trova in pensione ?”
“ Bene, grazie, più che un pensionato mi considero un rentier, un signorotto che vive di rendita, mi contento di poco, posso finalmente leggere i miei libri tutto il giorno, ho buttato via giacca e cravatta, che libertà ! Ma scusa come fai a sapere che sono andato in pensione ?”
“Semplice, lei è l’unico nella via che procede placido, incuriosito e sorridente, tutti corrono e si affannano a Milano, deve essersi appena ritirato dal lavoro, è ovvio”
Acuto osservatore quel ragazzo, ma allora perché adesso marcio anch’io così frenetico, dove vogliamo arrivare tutti noi così agitati ?
Forse corriamo dietro alla giovinezza, la inseguiamo testardi e affannati.
“Dove è andata, scusi l’ha vista, mi dica ?”
“ Più avanti, ha appena girato l’angolo di un anno, se si affretta forse può raggiungerla “
E via di corsa, svoltiamo nella via, un altro anno ancora è passato, ma lei è già più lontana, una visione fugace, un’altra corsa ancora, forse, chissà, un altro sforzo …
Quando poi ad uno sportello della Posta o del Pronto Soccorso Nono Talpone trova una signora di quaranta/cinquant’anni che gli dice sospirando :” Beato lei che è in pensione !”
Lui invariabilmente risponde :”Va bene, facciamo cambio, io le do la mia pensione e anche la liquidazione per giunta, lei mi rifili i suoi anni e il lavoro da fare !”
Chissà perché nessuno accetta la sua proposta di scambio, una smorfietta e poi : “ Avanti un altro !”

2 pensieri riguardo “TALLONITE

  1. ma va? io credevo che tu corressi ovunque perche' l'istrice prussiano ti da le faccende giornaliere che poi sono cavoletti fritti verdi amari se nn li fai in tempo.
    e cmq c'e' sicuramente una via di mezzo tra il bradipo e nonno talponik che corre ovunque.

    eppoi ho i miei dubbi che tu vorresti tornare a lavorare nei cunicoli come le talpe piu' giovani.

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  2. Io ho sempre pensato che la pensione dovrebbe essere vissuta nel pieno delle proprie energie: tempo per leggere, mostre, meditare, viaggiare… Godere della vita e cosi’ crescere e maturare. Ai 60, ormai maturi, saggi, colti e non piu’ intemperanti…via libera al lavoro e alla carriera! Freefra’

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