“ Meglio scrivere due righe finché dura l’effetto dell’anestetico “ gorgoglia nonno Talpone appena tornato a casa dopo tre ore sotto il trapano del suo dentista veneto.
Stamattina quattro ore di file burocratiche in ospedale con visita del chirurgo della mano, “ tutto benino “ gli assicura il giovane dottore che sbenda , taglia, tocca, disinfetta e ribenda, mentre parla dei suoi sogni di batterista mancato, avendo la sfortuna di provenire da una famiglia da tre generazioni nella professione medica.
Ma non si vuol parlare del dolore della fasciatura, sono sciocchezze, soprattutto dopo che il buon dottor Laghetti ha elencato vari casi di cecità, tumori, necrosi mascellari, insomma l’usuale suo repertorio di conversazione per tenere allegri i suoi pazienti.
Il fatto è che questi trapani moderni,ultraveloci ( non ho capito, forse 3000 giri al secondo ) spruzzano una quantità incredibile di acqua gelida per raffreddare le punte.
Il povero nonno Talpone, nonostante la presenza di ben due tubetti di aspirazione, ne ha degluttita una quantità pari a quella che normalmente gli spetta quando nuota in piscina.
Giustamente si è lamentato con il suo dentista, che si è giustificato affermando che l’acqua di Milano è buona e salutare, secondo il nostro sindaco.
Ma una ventina di punture di anestetico non hanno tarpato il cervellino del buon Talpone che ha proposto “ Perché non spruzzare per raffreddamento dell’ottimo vino bianco fresco ?”
Si è discusso sulle varietà dei vini utilizzabili, trovando un compromesso sul Tokai, quello veneto naturalmente, come quello della cantina di Talpone.
In sintesi: dopo l’intervento ( se ci sarà ) alla prossima visita si brinda, non pensate quindi a farvi visitare quella sera dal dottor Laghetti, ma unitevi a noi, per una volta si va dal dentista per stare allegri e bere in compagnia.
caspita, che periodino nonnotalpone! spero passi in fretta e tu possa essere in super forma per affrontare alla grande il natale con e per i tuoi nipotini. freefrà
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