DOLCETTO O SCHERZETTO ?


Camminando lungo il marciapiede, mentre sorpassavo un banchetto dei fiori ho notato il gestore che spezzava su un tavolino un grosso mazzo di rami di gialle mimose.

Personalmente amo quella gentile piantina che, insieme alla forsitia, con i loro gialli fiorellini annunciano il prossimo arrivo della primavera e mi spiace lo scempio che ne viene fatto per la festa dell’8 marzo.

E’ un simbolo, siamo d’accordo, ma è ugualmente triste che a pagare siano le piante, come la distruzione dei pini per Natale, abbandonati nelle pattumiere un paio di  settimane dopo il loro acquisto.

Mentre mi allontanavo quello spiritello pungente di nonno Talpone ha borbottato ad alta voce “ Ma quali mimose, ci vorrebbero degli spini, anzi dei rami di piracanta dai lunghi aculei !”

“ Ma che dici? – ho risposto allarmato – sei diventato misogino?”

“ Come al solito non hai capito niente, è per la loro difesa, non ti accorgi che è un’ipocrisia consumistica, un regalo a san Valentino, la mimosa per l’8 marzo, ma poi tanta violenza contro le donne, in un anno ne sono state uccise una ogni tre giorni, oltre a tutte quelle picchiate, stuprate, minacciate.     Meglio regalarle uno spillone come quello delle bisnonne, meglio uno stiletto affilato per cautelarle meglio”.

“ Ma sei impazzito? Questo è istigazione all’omicidio !”

“ No caro amico, è consiglio alla difesa.         Vedi anni fa ho visitato una mostra storica sui coltelli popolari.         Erano esposti quelli a serramanico, quelli fissi, da lavoro, da caccia, da difesa personale.         Avevano manici di corno, di legno, di metallo lavorato artisticamente, anche con lame arabescate.           Curiosi alcuni di metà ottocento che le fidanzate regalavano ai loro promessi sposi, su cui era inciso il motto “ Per lavare l’onore “.         Capisci, fornivano l’arma per essere uccise in caso di tradimento.         Perché il regalo non potrebbe essere valido nel caso opposto, quando loro subiscono la violenza ?”

Non mi ha convinto, ma, mentre camminavo pensieroso, più tardi ho dovuto ammettere che se dovessi mai spezzare il cuore della mia amata Istrice, usandole violenza, non meriterei forse la stessa sorte da parte sua, la più debole, l’ offesa?

Ovviamente domani non le regalerò stiletti, spade, pistole.

Opterò per delle rosse praline di cioccolato Lindor e le domanderò invece di “ Mimose o stiletto ?” , pur sapendo di essere fuori tempo massimo, “ Dolcetto o scherzetto ?”

Pretendendo ovviamente un bacio in cambio.

Perché cosa volete, questi anziani sono sempre degli eterni bambinoni.

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