I NOMI DELL’AUTO NUOVA


Ieri è stata una giornata agitata.

La moglie era ancora sofferente, con febbre e una sinusite dolorosissima.

Le tante piccole cose di casa da sbrigare, anche senza stirare le camice, si rendeva conto stupito di quante  possano essere le faccende richieste ad una casalinga .

Inoltre ieri, dopo mesi di accordi e dopo circa dieci anni da un fatto simile, avrebbe finalmente acquistato un’automobile nuova.

Beh veramente non proprio un esemplare brillante, lucido, odoroso di plastica come quelli che si possono ritirare da un concessionario.

Si trattava di una berlina di media cilindrata di una decina d’anni, con appena 90.000 Km percorsi, una ragazza poco più che matura secondo il suo canone.

Nonno Talpone aveva già due auto, una Fiat Uno di oltre vent’anni, Giorgio, acquistata molto tempo fa dal suo omonimo amico, ormai defunto, il cui mezzo era da anni relegata in campagna per gli usi spiccioli, ma ridotta quasi allo sfascio.

In città e come mezzo principale usava invece un Golf Famigliare, appena diciottenne, con 250.000 Km di vita, acquistata di terza mano su Ebay, Geltrude, sempre valida ma fastidiosamente scricchiolante e ormai con la deprecabile tendenza a perdere piccoli pezzi.

Nonno Talpone sarà forse essere definito un sentimentale, appiccicosamente attaccato ai ricordi e relativi oggetti.

Da sempre ha sognato di poter disporre di un piccolo capannone per raccogliere tutto, come da anni il suo cervello accantona paziente  parole e immagini ormai scomparse, da quella della sua prima auto, una Bianchina color celeste, quella dei suoi vent’anni, alla 500 giallo canarino con cui si avventurò in viaggio di nozze senza meta precisa, trasportando un anno dopo anche la culla di suo figlio, A. Franceso Maria, nato per allegria.

Come non conservare la sua Diane 4 Citroen, immensa nel suo ricordo, ma lentissima nei ripetuti trasferimenti in Umbria alla media di 85 – 90 Km all’ora ?

Ogni auto che ha posseduto, ogni oggetto che ha avuto ha un posto nel suo cuore, dopo le persone care, i genitori, gli amici che non sono più.

Ha almeno potuto conservare solo tutti i suoi vari computer e telefonini, difesi strenuamente laggiù, nella sua casetta in Valnerina.

Ieri purtroppo la sua nuova auto, che veniva ceduta da una cara amica, era coinvolta da un cervellotico problema di assicurazioni da trasferire dall’auto umbra, che richiederanno una quindicina di giorni di tempo.

Come fare ?

Lasciarla nella strada della proprietaria o cercare di trasportarla in un box ?

E se la rubassero ?

L’Istrice Prussiana, per quanto debilitata dalla febbre, era stata precisa.

“ Ma chi vuoi che porti via una vecchia auto ?”

“ Prima di tutto è quasi nuova – aveva ribattuto assai piccato nonno Talpone – ha qualche ammaccatura e graffietto, ma è di una marca affidabile e sicura, e poi, chissà, all’estero farebbe gola.”

“ Ma ti vedi in un posto di prestigio come quello di tuo figlio, in Wisteria Lane, tra tante sontuose berline Mercedes, Bmw, mastodontici Suv, che qualche ladro voglia rubare una vecchia auto, magari spingendola a piedi, cloppete, cloppete ?”

Nonno Talpone non si rassegnava : “ Pensa a quei bambini che per anni erano saliti ogni giorno su quell’auto, con lei erano andati e ritornati da scuola, dai campi giochi. Rivederla là sotto casa loro, abbandonata e polverosa. Lei avrà senz’altro un nome, che so .. Gelsomina o Antonio … Le passeranno vicino, magari la accarezzeranno, chiedendosi perché sia stata lasciata così sola.”

“ Quando avrai finalmente trasferito l’assicurazione su quell’auto benedetta, se proprio vuoi, potrai portare a fare un giro i piccoli ex proprietari, se te lo chiederanno – aveva concluso l’Istrice Saggia.

Nonno Talpone si era alfine arreso, pensando che era un ottimo consiglio, insieme alle coca coline, alle gelatine alla frutta, potrà recarsi alla scuola dei nipotini, incontrando ancora i loro piccoli amici, quelli dell’auto nuova.

Se gli verrà richiesto li accompagnerà a gustare gelati e cioccolatini.

Così potrà chiedere loro in segreto il nome del suo nuovo acquisto.

Negli anni prossimi l’auto amerà senz’altro essere chiamata per nome : Gelsomina … Antonio …?

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