Trascorsa la notte dei veglioni di capodanno, più o meno ripetitivi e riduttivi con il passare degli anni, ci attende il risveglio nella mattina del primo giorno dell’anno.
Non parlo di quello stato confusionale, con il mal di testa per le troppe libagioni della notte precedente, ma della spontanea ricerca di auspici per l’anno che si apre davanti a noi.
Sarà anche puerile, fideistico, ma come per gli oroscopi e le ingenue richieste di previsioni del futuro a cartomanti e astrologi, si tratta di un atto compulso rio e involontario che tocca a tutti noi.
Personalmente, fin dai più lontani ricordi di bambino, in questo giorno di primo mattino mia nonna e mia zia zitella, con cui la nostra famiglia conviveva in due stanzette dei primi anni del dopoguerra, appena svegliato mi invitavano insistentemente a guardare fuori dalla finestra, per scrutare se la prima persona che vedessi in strada fosse un uomo o una donna.
In quest’ultimo caso l’anno sarebbe stato colmo di contrattempi e sventure, ma nel primo caso mi attendevano ricchezze e felicità.
Forse il mio carattere pessimista nasce dal fatto che quasi sempre notavo donnette che si muovevano frettolosamente verso la prima messa mattutina.
Così è nata la mia debolezza in queste gelide mattine di scrutare ansiosamente fuori dai vetri e attendere il passaggio di una persona per riceverne gli auspici.
Ovviamente questo atto è una pura fantasia e illusione, tra l’altro dopo qualche giorno dimentico regolarmente l’esito del vaticinio e l’anno si consuma con i soliti alti e bassi della vita: gioie, risate, noia,dolori, arrabbiature, lutti e passioni d’amore.
Che ridicole sciocchezze !
Ma in vecchiaia sopravvivono ancora queste abitudini contratte da bambino che fatichiamo a confessare.
“ No, non te lo dico !”
Quel petulante di nonno Talpone mi pungola e insiste beffardamente per conoscere l’esito delle mia osservazione mattutina.
Ho taciuto e non voglio parlarne , perché è un tremendo pettegolo.
Sono perplesso, non andate a riferirglielo, perché stamattina, appena sveglio, tirata su la tapparella, ho visto due persone in abiti maschili che passeggiavano teneramente a braccetto, due amici, due amanti, due donne en travesti ?
Il destino resta sempre oscuro.
vero Nonnotalpone ! però mia nonna mi ha sempre detto che la buona o cattiva sorte dipendeva dalla prima persona vista o sentita la mattina…. io essendo donna traevo buoni auspici se incontravo o parlavo con un essere maschile..un uomo doveva incontrare o parlare con una donna…solo cosi la sorte era benevola ………….sai che ieri mattina non mi ricordo chi ho visto x primi????….auguri !!!
"Mi piace""Mi piace"
Sai che pensandoci bene forse la regola era proprio quella? Ma quest’anno come andrà a finire? Vi auguro di ritrovarci ancora tutti insieme per potercelo raccontare.
"Mi piace""Mi piace"
👍👍auguriamocelo !!!!!!!
"Mi piace""Mi piace"