Capita talvolta di essere in giro con il nipotino maggiore, lo Scoiattolino di otto anni, per accompagnarlo al campo giochi o per passeggiare insieme.
La sua è un’età ormai quasi matura, in bilico tra l’essere ancora un bimbo e le curiosità, non dico dell’uomo, ma del ragazzo che scopre i temi della vita.
Eravamo al parco giochi io e lui, che si era arrampicato in cima ad un palo contornato da funi intrecciate, in cerca di equilibri instabili e visioni dall’alto.
Ad un certo punto si è voltato in giù verso me e ha chiesto a bruciapelo :
“ Nonno, tu credi in Dio ? Pensi che Gesù sia esistito ?”
Nonno Talpone, come fosse con un adulto, gli ha risposto con meditata semplicità, esponendo le sue convinzioni, le sue titubanze, il suo poco sapere, perché quelle erano domande esistenziali su Dio e le sue manifestazioni che ogni uomo si è posto da sempre .
Il piccolo lo ha ascoltato attentamente per cinque minuti, poi ha esclamato :
“E ora io sono il capitano coraggioso con la spada e tu il mostro marino che vuole attaccare la mia nave, difenditi!”
In breve con una sciabolata decisa ha ucciso la creatura orrenda ai suoi piedi, lanciando un grido di vittoria.
E il morir m’è dolce per le sue mani.
PS
Ricordo ora i fatti avvenuti ai primi di gennaio e il post non era poi uscito perché in quei giorni erano avvenute le stragi di Parigi. La concomitanza mi era sembrata tale da rendere impensabile il narrare la mia piccola storia.
E’ stato giusto lasciar sopraffare il nostro piccolo mondo quotidiano di affetti, gioie e avversità dalle tragedie del mondo?