Donna
Splendore degli astri
da fiori arcaici, dall’albero delle origini
e dai torbidi a venire
nessuno è tanto potente
da declamare il fiore della tua grazia,
l’esuberanza del tuo avanzare verso di me
tra guglie incendiarie
mi sento foglia nel vento sleale.
Se la morte verrà
non avrà i tuoi occhi.
Nel tuo sguardo
terra e cielo si perdono
sulle mappe dei desideri
senza soste avviati
a morti rinascenti.
La poesia è un dono afferma sempre Tomaso Kemeny, un prezioso amico dei primi anni ’70 e, dopo averla ascoltata piu volte, pensavo potesse essere un omaggio per la festa della mamma domenica scorsa.
Credo che l’essere materno non possa essere scisso dal misterioso fulgore femminile che ci affascinerà sempre.
Un rigurgito di timidezza mi aveva bloccato per giorni .
Poi mi sono forzato la mano, volevo condividere questo gioiello poetico.
La bellezza e il suo ideale non vanno mai offuscati.
Grazie mamme.
Grazie di esistere, donne.