“Questo blog sta diventando noioso – ha sbuffato con insofferenza lo scrivano di nonno Talpone – sempre discorsi da vecchi bacucchi. Ma non capisci che la gente vuole distrarsi, vuole ascoltare storie d’amore.”
Forse sarà vero, ma per lui, il vecchio Talpone, sono ormai troppo lontani gli anni di passioni, speranze agitate, delusioni micidiali, fremiti ardenti.
Ah il periodo della giovinezza, dalla trepida pubertà che si è srotolata in quel periodo tumultuoso e magico delle prime pene d’amore.
Poi il matrimonio felice ma arricchito da scontri e riabbracci, i figli, l’età matura.
I nipotini, una meraviglia per ripassare il periodo precedente in cui si era assistito alla crescita dei bimbi.
Cosa resta ormai di quei giorni?
Stava pensando a questi problemi nonno Talpone quando poco fa è entrato in cucina, sua moglie era là che tagliava, lavava delle verdure per il pranzo.
Lui l’ha guardata pensoso e l’ ha trovata ancora bella e desiderabile.
Lei si è girata e gli ha detto : ” Cosa vuoi ? Cos’hai da fissarmi? Visto che sei qui apri il frigorifero e passami il burro.”
Lui ha eseguito, impacciato e docile.
Lei ha preso il vasetto, gli ha sorriso e ha detto gentilmente: ” Grazie, Zucchetta !”
Lui ha pensato che questa è ancora una dichiarazione d’amore.