I piccoli curiosi


Sono arrivati dieci giorni fa a Brighton per stare insieme ai nonni e frequentare dei corsi di lingua.

Le attività scolastiche di gioco e di scuola li impegnano dal primo mattino a metà pomeriggio, talvolta anche fino alle dieci di sera.

Il sabato e la domenica sbarcano dall’aereo i loro genitori, ossessivi e protettivi, non bastando le due o tre telefonate quotidiane.

Gli italiani sono mammoni, si sa.

In casa i ragazzi parlano di calcio, del mercato dei giocatori e guardano le partite sui loro smartphone.

Ossessivitá juventina ereditata dal loro papà, il Grande Avvocato.

Nonostante questo certe volte mi parlano.

Mi chiedono per esempio quanti libri possiedo.

” Cinquemila forse, non li ho mai contati.”

” Ma quanti libri hai letto nella tua vita?”

” Non lo so, forse il doppio, ma i libri interessanti li rileggo, anzi ora li risento.”

Tutto è numero, graduatoria e audience per loro.

” Nonno quanti leggono il tuo blog?”

” Pochi, sono i migliori.

O forse i più pietosi ”

” Nonno come hai conosciuto la nonna ?

E’ vero che ti hanno fatto una festa per i 50 anni del vostro primo bacio?

Ci scrivi  la storia?”

Ai bimbi non si può dire di no, l’ho raccontata centinaia di volte a voce in tutti questi anni, ora la scriverò, a fatica, lo ma lo farò per voi ragazzi miei.

 

 

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