Come dicevo non volevo regalare solo dei soldi al mio omonimo nipotino per il suo compleanno.
Sarò antiquato o romantico, ma il denaro viene e va, un regalo utile rimane.
Avevo pensato ad un buon libro.
Avevo tre titoli : “Il giovane Holden “, ” L’amico ritrovato “, ” Il grande Meaulnes “.
Per non sbagliare avevo telefonato al piccolo chiedendo se li aveva letti.
” Non so, sto vedendo la partita, lo chiedo a mamma ”
Dopo un’ora ho la risposta via Watsup.
” Nonno grazie per i libri, ma visto che li abbiamo già forse è meglio se mi regali qualche soldo per metterlo in banca per il mio futuro.”
Dato che già possiede un conto corrente più che congruo nonno Talpone non si è arreso.
Dopo un consulto con una gentile libraia ho acquistato ” I quattro moschettieri ” di Dumas
Sembrerà antiquato, ma generazioni di ragazzi l’hanno letto con entusiasmo, nonno compreso e più volte..
Anzi, avendo uno zio, fratello di mio padre, che si chiamava Athos, devo confessare che da ragazzo avrei voluto cambiare nome.
Aramis mi pareva più che adatto.
La proposta per fortuna non fu accettata da mio padre e così continuo a portare il nome di mio nonno, comune e tranquillo, quasi anonimo.
Ma Aramis che sogno !
Sono sicuro che avrei seguito anche delle lezioni di fioretto, come un altro zio.
Avrei sognato avventure e duelli contro i cattivi, come gli scagnozzi del perfido cardinale.
Tornando al nipotino farlo sognare va bene, ma il nonno, cuore tenero, ha farcito le pagine della bella edizione Einaudi, dalle belle illustrazioni ottocentesche, con qualche banconota.
Giusto per il suo futuro, sperando che li spenda in libri e in qualche piccola gioia terrena, così necessaria per la gioventù.