Ultimo giorno che passerò in questo fantastico paese, dove tutto è regolato, codificato e fatto con il buonsenso ( anche grazie ad una marea di petrolio).
La popolazione è gentile, ci sono cartelli gialli sul coronavirus nei ristoranti, ma nessuno porta la mascherina antigermi, gli italiani sono considerati come qualsiasi turisti, senza agitazione, fobia e irrazionalità.
Il paesaggio alle Lofoten e’ incredibilmente selvaggio e magico, mi aspetto di vedere spuntare un troll o uno gnometto dietro una nera scogliera coperta di neve.
La nostra guida locale è un genovese brillante che vive in Norvegia da trent’anni ed è felice, salvo un rimpianto per il buon vino e gli ingredienti per preparare un pesto decente.
Da quello che leggo in Italia siamo ancora al delirio della peste nera medioevale.
Ma nessuno conta le centinaia di ammalati di influenza e i morti di polmonite in queste settimane ?
No, ormai solo chiacchere sul morbo giallo, con una contabilità frenetica.
Vorrei rimanere qua in Norvegia per qualche mese ancora, fuori dalla pazza folla.
Domattina all’aeroporto chissà se mi metto a tossire, mi terranno con loro?