Lo so, è severamente proibito uscire di casa, lo ripete la televisione e il web, niente più incontri con gli amici per un pranzo conviviale o per una partita di burraco, frenetica emozione da pensionato.
Lo so, è pericoloso, ma nel suo piccolo, anzi nel suo mondo minimo, anche nonno Talpone è un audace trasgressore per natura.
Così, indossato il piumino sopra uno strato di tre maglioni, guanti di lana, scarponi da neve, con il viso coperto da un lungo sciarpone e il cappello calato sugli occhi, verso mezzogiorno, l’ora più calda, lui esce furtivo dal portone di casa, come un ladro nelle notti più buie.
Ecco, nella strada quasi deserta lui compie lentamente il giro della piazza e va a salutare il suo amico della bancarella dei libri usati.
Un saluto, un’occhiata attenta ai volumi esposti e poi la mezz’ora di conversazione sulla storia della Grande Guerra, sulla vita di montagna e i ricordi dei recuperanti, un mondo misero e sconosciuto.
Per prudenza ormai si salutano alla tanzaniana, piede contro piede alzato.
Questo porta ormai qualche rischio per l’instabilità delle sue vecchie gambe, così ora usa il suo bastone di montagna, con il puntale ricoperto di gomma per lo schiocco con il piede del giovane amico .
Nonno Talpone si chiede cosa succederà quando per caso incontrerà una vecchia conoscenza, anche lei curva sul proprio bastone.
Prevede già la notizia di cronaca:
” Vecchi amici si incontrano dopo tanti anni e si prendono a bastonate. Intervenuta un’ambulanza per i soccorsi.
Ignoti i motivi dell’accaduto, la polizia indaga”.