L’ora d’aria


L’idea di razionare il cibo non è stata gradita dalla moglie, anche perché il cucinare è un piacevole passatempo in questi tempi di reclusione, così lei gradisce preparare ogni giorno delle crostatine con le proprie marmellate, pane rustico senza sale e numerosi pranzetti gustosi ed elaborati.

Nonno Talpone partecipa volentieri a questo passatempo, assaggiando obbediente ogni pietanza e pulendo le padelle con una fetta di pane a scarpetta.

Quindi la moglie alle 7.50 stamattina l’ha fatto uscire dalla porta  con tutti gli involucri precauzionali e otto borsoni di tela.

È stata una soddisfazione attraversare la strada sotto casa sulle strisce pedonali.

Voi stranieri non ci crederete, ma ora in Italia le strisce zebrate per  i pedoni sono sicure come da voi, forse perché non passano più auto lungo la strada.

Anche l’aria di Milano è migliorata, niente smog, sotto la mascherina si respira benissimo.

Girato l’angolo somo stati lieti di non vedere alcun assembramento tumultuoso davanti al supermercato, solo quattro persone lungo la via.

Che non fosse ancora aperto?

No, le luci erano accese e dalle vetrate si vedevano due massaie che si muovevano.

Nonno Talpone stava entrando deciso quando l’ha fermato un robusto ragazzo centrafricano .

” Fare la fila!”

Cioè le quattro persone che stavano a distanza di cinque metri l’una dall’altra con fare annoiato erano in fila d’attesa!

Ma la distanza di sicurezza non era di un metro?

No, una donna sudamericana di larga mole davanti a lui ha chiarito che l’ordine era di stare ad almeno 450 centimetri.

Incredibile : il povero africano che prima era accasciato vicino alla porta chiedendo lamentosamente la carità ora era diventato un autoritario guardiano che regolava il passaggio.

Un po’ per uno, ha pensato lui, ora comandano loro davanti ai supermercati.

Quando è venuto il   turno nonno Talpone e la moglie sono finalmente entrati, ma subito una cassiera virago con una maschera nera li ha redarguiti:

” Uno alla volta, siete per caso insieme anche a mangiare allo stesso tavolo?”

” Veramente siamo sposati da cinquant’anni, anche se non portiamo più la vera matrimoniale, sa, le dita si sono ingrossate per l’artrite e ora non entrano più!”

Benignamente per questa volta li ha fatto entrare insieme.

In futuro nonno Talpone dovrà mettersi in tasca oltre alla carta d’identità anche il certificato di matrimonio

Ma come faranno le coppie conviventi, etero o gay che non sono legalizzate da un documento?

E i poveri fidanzatini che scusa avranno per incontrarsi e stare insieme mezz’ora fingendo di acquistare generi alimentari?

Ricordo la vecchia canzone ” fatti mandare dalla mamma a prendere il latte…”

Le commesse d’altra parte si stanno lamentando che ci sono famiglie che per godere un’ora d’aria scendono  al supermercato uno alla volta, a turno, per acquistare poche cose alla volta.

Un tempo erano i grandiosi centri commerciali che erano affollati nel weekend dalle famiglie annoiate, ora sono i supermercati di zona che garantiscono l’ora d’aria giornaliera alle famiglie locali.

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