Solidarietà musicale


22″ giorno di chiusura per tutti gli esercizi commerciali a Milano.

Per legge si deve stare in casa, si può uscire solo per estrema necessità.

Per il vecchio nonno Talpone niente più bancarelle di libri da esplorare, niente caffè bar, musei, cinema, biblioteca.

Niente incontri con gli amici, figli e nipotini.

Le cautele erano iniziate ben prima, a metà febbraio.

Passerà presto, pensava, basta avere pazienza.

Cosa che in Italia è molto difficile.

Tutti fremono, cercano di svicolare dalle leggi, trovare inghippi e scorciatoie scaltre per eluderle.

Ricorda con affettuosa ammirazione i norvegesi che ha conosciuto, educati, con enorme senso civico e solidarietà..

Con calma e pazienza.

” L’onda lunga ” la chiamano.

Da noi invece è sempre mareggiata.

Certo noi abbiamo il vino, i cibi gustosi, l’esuberanza e spesso una stupida furbizia da Arlecchino.

A nonno Talpone è molto piaciuta l’idea di una cara amica che ogni sera alle 18 in punto, quando vengono lette le statistiche dei contagiati e dei morti in Italia, apre la finestra a fa ascoltare brani musicali a tutto il quartiere, con partecipe entusiasmo dei vicini.

Che idea brillante !

Così il nostro Talpone ha voluto imitarla, qua in piazza Loreto a Milano.

Ha spalancato anche lui i doppi vetri del balcone su strada, preparato gli altoparlanti, alzato al massimo il volume, inserita una cassetta di De Andrè e posizionandosi tronfio al balcone,come il passato ducetto di un secolo fa, ha dato il via.

Ecco un rullo di tamburi e poi la voce martellante di Fabrizio :

” S’ i fosse foco arderei lo monno.

S’ i fosse vento lo tempesterei …”

” Ah! Il buon Cecco Angiolieri, lo ricordo bene ai tempi di scuola- si è detto nonno Talpone.

” S’i fosse acqua lo annegherei…”

Però, però forse non era proprio la canzone adatta in tempi di pestilenza.

Così ha portato dentro casa con precipitazione le casse acustiche, chiudendo in fretta gli infissi mentre quello sciagurato continuava ad urlare:” S’i fosse Dio lo manderei in profondo…”

L’intenzione era buona, ma a Talpone le cose vanno sempre storte, non so perché.

Ora non osa più affacciarsi alla finestra e la musica, magari più allegra, l’ascolterà chiuso in camera con il gatto.

 

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