Tempo fa mi capitava di chiedere al mio vecchio amico N. T. come mai non dettava più i suoi racconti, nonché i pensieri, le fantasie e le sue acide recriminazioni.
Lui mi rispondeva che non aveva mai smesso di parlare, solo che trasmetteva via etere come una radio privata, attraverso le onde mentali.
Io ridevo della battuta, ritenuta come tale, pensando che volesse nascondere la sua innata pigrizia.
Ora da tempo non mi degna di una qualsiasi risposta.
I suoi ultimi malanni, abbastanza seri, lo hanno ammutolito e ridotto in poltrona, con la gamba tesa in alto, lo sguardo assente e vuoto.
Spesso giace in compagnia di vecchie settimane enigmistiche, munito di penne, matite, gomma e lente di ingrandimento.
La situazione sembrava degenerata, ma la recente visita lampo del figlio inglese, il Martello di dio, lo ha scosso alle fondamenta come un tornado estivo.
Si spera in un risveglio dal suo stato comatoso.
Altrimenti dovrò cercarmi un’altra occupazione.
Chi ha bisogno di un segretario part time?
Ho bisogno di qualcuno chemi racconti storie, ricordi, pensieri, film…
In cambio, offro ospitalità, buona cucina, un fuoco acceso tutto il giorno e chiacchiere.
Ti abbraccio, tieniti da conto.
Marianna
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