Era ora!
Dopo tanta impaziente aspettativa è finito l’anno 2020.
Ricordavo sempre al mio amico psichiatra , citando il grande Eduardo: “Adda passa a nuttata !” alludendo a questo anno nefasto come una notte da incubo.
Alla cena del 31 , tenera coppietta, abbiamo mangiato uno zampone di Modena con le lenticchie di Castelluccio.
È noto che le lenticchie portano tanti soldini , me lo diceva mio papà da quando avevo 5 anni.
Il denaro copioso non l’ho mai visto, ma sono goloso, quindi mi contento.
Ieri mattina, radiosa giornata del nuovo felice anno 2021, è iniziata con la pioggia battente, almeno qua a Milano.
Ma alzandomi dal letto ho percepito una fitta dolorosa alla schiena, che testardamente si è mantenuta insieme agli altri acciacchi del 2020.
Anzi i dolori si erano raddoppiati.
Ma come?
” Anno nuovo, vita nuova “
Lo dice il proverbio e io ci credevo.
Quindi, cari amici, questo vuol dire che io sono “arrimasto”.
Sono ancora nel 2020, sempre settantottenne, ad aspettare il radioso anno nuovo.