PANICO DA PARTENZA


Ma come ?  
Appena terminate le pulizie ossessive, di perfezione teutonica del suo dolce amore, nonno Talpone sperava in un periodo di pace, riposo, riflessione, ozio benefico.
Aveva anche iniziato l’acquisto e la lettura dei primi volumetti della storia della filosofia raccontati da Repubblica, aveva immaginato un mese di riflessioni sulla nascita del pensiero greco.
Niente di tutto questo, l’Istrice ha tratto fuori le valige, stirato, piegato, organizzato tutto per la partenza, domattina si va a Istanbul.
Ebbene sì, la coppia Talponi parte per cinque giorni di viaggio turistico nella millenaria metropoli turca.
Vi assicuro che lui non era affatto preparato all’evento, anche se lo sapeva da mesi, anzi si era rotta la mano nel rincorrere l’autobus che lo doveva portare a rinnovare la carta d’Identità.
Il fatto è che non ha fatto tempo ad agitarsi nei dovuti modi, ad entrare nella fase del panico da viaggiatore, che diamine, alla sua età i tempi vanno rispettati.
Sì, lui è un viaggiatore nato, ama, conosce ed apprezza Chatwin, Byron e tanti altri avventurieri, ma di solito li apprezza meglio sdraiato nella sua comoda poltrona, con un buon bicchiere di rum al suo fianco.
Ora deve partire domani mattina, è semi emozionato, manco la pausa della crisi del viaggiatore gli permettono di sperimentare.
La sua Istrice invece ride felice, godendosi il solito programma televisivo di delitti no-stop, anzi  annuncia garrula che lei parte in ogni caso, inoltre aggiunge con determinazione sadica che la prossima tappa sarà il tour della Cina e il Krughen Park in Africa.
Lo farà morire per l’emozione.
Intanto Talpone si è servito una dose doppia di rum Pampero, a scopo medicinale.
Cosa diranno i suoi pochi lettori per l’ennesima assenza, cosa fare, portare il notebook in Turchia, o forse preparare in anticipo i post per i prossimi giorni ?
Il problema, come al solito, non è il comporre i pezzi con la sua penna stilografica degli anni ’70 su fogli A4 rigorosamente riciclati, ma il trascrivere faticosamente con un solo dito sulla tastiera.
Gli ci vogliono tre ore di media, non potrebbe andare a dormire questa notte, già di per sé agitata.
Altro che corso di scrittura creativa, in futuro lui seguirà un corso di dattilografia, magari anche di stenografia, come sognato fin dagli anni della giovinezza.
Se poi gli viene in mente che si deve unire nella trasferta ad Istanbul al coro dell’Acqua Potabile di Milano, bravissimi e cari ragazzi, ma suvvia che nome spinoso.
Per favore cari lettori, mi potete offrire un altro doppio rum ?

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